
Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 10 Febbraio 2025
Villa di Tirano: litigio tra coniugi, la moglie in ospedale con ferite agli arti
Sabato notte l’ambulanza e l’Arma sono arrivati in via Roma per soccorrere una donna Il marito le aveva colpito con violenza mani e gambe
Villa di Tirano
Il rumore sempre più forte proveniente dall’appartamento vicino, poi le urla che non terminavano e, infine, le invocazioni d’aiuto. Nella serata di sabato, poco prima di mezzanotte, in via Roma, nella località San Lorenzo del territorio comunale di Villa di Tirano, è stato chiesto l’intervento urgente dell’ambulanza - mandata dalla centrale operativa di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) - per soccorrere una donna di 52 anni.
I sanitari dell’autolettiga della Croce rossa italiana una volta giunti all’edificio indicato dai richiedenti aiuto e resisi ben presto conto di quanto stesse succedendo e rapidamente preso in carico la situazione che si era verificata fra le pareti domestiche hanno allertato i carabinieri della Compagnia di Tirano, guidata dal capitano Riccardo Angeletti. Il timore era, infatti, che il clima di alta tensione vissuto in quell’appartamento da un momento all’altro potesse prendere una piega ancora più allarmante. Ecco perché si è deciso, senza rischiare di perdere tempo, di telefonare nella vicina caserma della Benemerita.
I militari, nel loro tempestivo intervento, hanno accertato che si è trattato di una lite unicamente familiare che, dopo toni di voce esasperata fra l’uomo e la donna, con entrambi che sarebbero stati sotto l’effetto di alcol, è all’improvviso degenerata in una vera e propria aggressione, per fortuna dalle conseguenze non troppo serie per la vittima, poco più tardi ricoverata in ospedale.
La cinquantaduenne, infatti, a un certo punto dell’alterco sarebbe stata colpita con forza ad ambedue le mani con un corpo contundente. La violenza le ha procurato ferite agli arti inferiori e le lesioni che ha riportato, magari anche nell’intento di difendersi dal compagno divenuto aggressivo, possono eventualmente essere perseguite soltanto nel caso la donna presenti una querela nei confronti di chi gliele ha procurate, in quanto la prognosi emessa dai medici è stata inferiore ai quaranta giorni. E il tempo per presentare la denuncia è di 90 giorni.
La donna, dopo le prime cure ricevute nell’appartamento, è stata trasportata con un’ambulanza all’ospedale civile del capoluogo valtellinese, mentre in un primo momento sembrava che gli operatori sanitari fossero orientati a ricoverarla al nosocomio bresciano di Edolo, in Val Camonica. Il codice di soccorso è stato giallo, ossia quello di media gravità, e tale è rimasto sino alla conclusione dell’intervento.
Sulle indagini ancora in corso non trapelano dettagli e neppure è dato sapere, al momento, se all’episodio abbiano assistito testimoni.
E neppure se i militari della “gazzella” dell’Arma intervenuti nell’abitazione teatro dell’aggressione abbiano effettuato o meno sequestri di corpi contundenti. Come avviene in casi del genere la presunta parte offesa ha tempo tre mesi per presentare denuncia in caserma, per quanto ha subito, o direttamente negli uffici della Procura della Repubblica nel capoluogo valtellinese.
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