Variante di Tirano, Sertori: «Consegna prevista a fine 2025, non intravediamo imprevisti»

Si è fatto un gran parlare in questi ultimi giorni della tangenziale di Tirano per via del contrasto fra maggioranza e minoranza consiliare a Tirano su progetto e procedure, ma a che punto sono i lavori e tutto l’iter collegato agli indennizzi per l’occupazione dei terreni?

Ci risponde Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, che fin dall’inizio sta seguendo in prima persona e con attenzione la partita.

«La variante di Tirano, che è una delle opere strategiche per la viabilità della Valtellina, è inserita in una progettualità che abbiamo fatto partire già dall’amministrazione provinciale del presidente Fiorello Provera (2004-2009), di cui ero assessore, e che è stata portata avanti da me come presidente della Provincia (2009-2014) e da tutti i rappresentanti politici e istituzionali della Valtellina – afferma Sertori -. In particolare abbiamo individuato come priorità assoluta quella di migliorare i collegamenti della Valtellina con Milano. Quindi è partita una serie di lavori come il primo tratto della ss. 38 e la tangenziale di Morbegno e, già allora, avevamo impostato il lavoro per oltrepassare Tirano con la variante. Tant’è vero che la tangenziale di Tirano, che oggi ha un costo di 221 milioni euro di cui 153 milioni di euro di lavori, ha preso spunto ed è partita da un accordo, che facemmo allora, dove ottenemmo che i ribassi della tangenziale di Morbegno fossero spesi per quella di Tirano.

Quindi quello è stato un tassello importante?

«Assolutamente sì, quei 50 milioni di euro di ribassi di gara hanno cominciato a comporre la cifra per arrivare al quadro economico complessivo dell’opera, sempre con una forte compattezza del territorio, il coordinamento della Provincia e con l’appoggio della Regione. Quindi se oggi siamo qui a raccontare che c’è un avanzamento di lavori importante della tangenziale di Tirano, dobbiamo ricordare quanto c’è stato prima. Il progetto iniziale è stato rivisto dalla Provincia, poi ha ottenuto tutte le autorizzazione ed ora siamo in fase di realizzazione».

Nel frattempo si sono innestate le Olimpiadi …

«Esattamente, siamo riusciti a portare a casa un evento fondamentale come quello delle Olimpiadi che si svolge nel gennaio e febbraio 2026 e che necessita, dunque, che un punto nevralgico come la variante di Tirano sia consegnato prima dell’appuntamento. Ecco perché – e arriviamo alla storia recente – il ministro delle Infastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha messo a disposizione ulteriori risorse rispetto a quelle previste ed è stata fatta una perizia di variante allo scopo di accelerare i lavori della tangenziale e arrivare alla consegna prima delle Olimpiadi».

Per l’appunto quando esattamente?

«La consegna prevista – e i lavori sono rispettosi del cronoprogramma – è fissata per dicembre 2025. Ad oggi non intravediamo imprevisti che possano inficiare questa data. Naturalmente è fondamentale, dopo tutto questo percorso fatto finora, mantenere una coesione prima di tutto territoriale e istituzionale».

Si riferisce alle discussioni sorte, negli ultimi giorni, fra maggioranza e minoranza del Comune di Tirano su alcune perplessità, manifestate dal neo assessore ai Lavori pubblici, Simon Pietro Angelone, sul tracciato e sul presunto scollamento fra Anas e cittadinanza?

«Ho letto quanto è uscito dal consiglio comunale ed è stato detto, ne prendo atto, ma invito tutti a stare concentrati come abbiamo fatto fino adesso, affinché l’arteria venga ultimata nei tempi. L’opera è in uno stato molto avanzato, quindi oggi non è pensabile poter apportare modifiche. Per quanto riguarda gli indennizzi, abbiamo fatto un lavoro assolutamente straordinario insieme alla Regione e a Coldiretti, portando avanti le istanze che arrivavano dal territorio e abbiamo raggiunto un protocollo di intesa che prevede compensazioni sia per i proprietari sia per gli affittuari, sia per gli affittuari che non avevano un contratto d’affitto. Sono già stati erogati quasi 6 milioni di indennizzi. Ho avuto assicurazioni da Anas che, entro metà novembre, gli indennizzi anche sulle occupazioni provvisorie e di chi è rimasto fuori saranno liquidati con importi rispettosi rispetto al valore dei terreni».

Dunque siamo quasi al rush finale?

«Quasi; l’iter è stato lungo e complesso. Ci abbiamo messo anni non solo a raccogliere le risorse, ma anche per ottenere le autorizzazioni. Le fasi burocratiche, come in tutte le opere, sono delicate. Tutto è sempre migliorabile e perfettibile, ma non dimentichiamoci che la tangenziale di Tirano, una volta completata, non solo migliorerà la circolazione di un punto nevralgico della provincia, ma anche aiuterà Tirano a liberarsi dalla morsa del traffico in centro e su viale Italia. Ritengo che il capoluogo abduano sia una della città col maggiore potenziale di sviluppo socioeconomico e turistico nei prossimi anni grazie al Trenino rosso, patrimonio Unesco, e ai collegamenti con la Svizzera. Tirano avrà la necessità – e qui sarà fondamentale il ruolo dell’amministrazione comunale che avrà sempre la Regione al suo fianco – di progettare il suo futuro assetto».

Ha destato timore la bufera sulla variante di Tremezzina che vede fra i soggetti coinvolti nell’indagine, il Consorzio Stabile Sis, di cui è leader, con la quota del 50,90 per cento, la società Inc Spa di Torino, aggiudicatrice dell’appalto per la strada valtellinese ...

«La vicenda Anas legata alla strada sul lago di Como ha preoccupato me come tutti, d’altro canto. Ma, al momento, in Regione non abbiamo avuto segnalazioni di criticità rispetto alla tangenziale di Tirano o ad altre opere in Valtellina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA