Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 20 Novembre 2017
Una volpe come amica. La piccola storia
tra il bosco e l’ospedale Morelli
Ricoverato al reparto di Unità spinale, Luca “Bura” Chiarini ha scoperto l’animale una sera. Ora è diventato una vera e propria star su youtube
Una volpe e un ospite dell’ospedale Morelli di Sondalo sono diventati amici nel bosco fra i padiglioni dell’ex sanatorio. Quotidianamente la ciba. Impellicciata, con aria distinta e di indubbia classe lei si presenta all’appuntamento ormai quotidiano col suo principe in carrozzella perché lui, Luca “Bura” Chiarini, 37 anni, ravennate diversamente abile, viaggia su quel mezzo dopo un incidente di una quindicina di anni fa. Elegante è indubbiamente pure Luca, che fa anche l’indossatore. Timida e circospetta la volpe si avvicina a piccoli passi al nuovo amico, come mostra il video postato su youtube.
È la storia, filmata, della nuova grande amicizia nata fra i boschi dell’ospedale Morelli fra un degente dell’Unità spinale e una volpe, alla quale dà da mangiare del pane. L’appuntamento è a pianterreno, a quell’ingresso del padiglione, dove a quell’ora il viavai quotidiano è fermo, è quindi il porto di mare diventa posto intimo. Si sono piaciuti e la volpe lo dimostra non solo ritornando più volte, ma riducendo sempre di più le distanze con l’amico.
«Ora quasi mi toglie il pane dalle mani, insomma vale il detto “gli dai la mano e ti prende il braccio”» scherza Luca da Solarolo, che ha scoperto con questo ricovero per la prima volta l’oasi verde della grande famiglia dell’Unità spinale. I pazienti, in una struttura ad hoc che li rende autonomi, trascorrono i necessari periodi di cura ai quali sono costretti dopo i lunghi anni sulla sedia a rotelle.
Un ristoro per il corpo e per l’anima, visto che il clima è rigenerante, energia pura non solo per quanto offre la natura con aria frizzante. Un luogo “benedetto” scelto per queste peculiarità per debellare un tempo lo spettro della Tbc. Gli ospiti dell’Unità spinale non sono solo accomunati dalla patologia, ma pure dall’incredibile accoglienza che il responsabile Massimo Brambilla e il suo intero staff, qualsiasi ruolo svolga, garantisce. Certo la “volpe-terapia” non era contemplata nel protocollo delle cure classiche. È una sorpresa. Magari benefica come l’ippoterapia, chissà. Se la volpe è protagonista in autunno, in primavera potrà lasciare il campo agli uccellini. Come ogni storia che si rispetti, anche quella fra la volpe e Luca prima è rimasta segreta e confinata a loro due, poi è stata messa alla luce del sole, o meglio sotto i riflettori del canale youtube.
Ma prima di diventare star sul web i due strani amici sono diventanti un’attrazione per tutto il reparto di Unità spinale. E allora Luca non va più solo all’appuntamento. C’è il corteo che lascia il reparto e scende a pianterreno per vedere insieme la strana coppia di amici. Tutti sempre restando un passo indietro per non creare confusione. Infatti la volpe è un po’ infastidita da tanto interesse e qualche volta dà buca.
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