Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 22 Gennaio 2019
Una passione color... rosso Ferrari
Togninalli, di Berbenno, responsabile ingegneri di pista del Cavallino, ospite dell’Accademia di Teglio. «Dietro le quinte grandissimo impegno e preparazione, ci mettiamo il cuore. L’Italia? Il posto più bello del mondo».
Fervono i preparativi per la nuova stagione di Formula 1 e per la messa a punto della nuova Ferrari che affronterà i Gran Premi in giro per il mondo, ma il valtellinese doc (è infatti originario di Berbenno) Matteo Togninalli, responsabile degli ingegneri di pista proprio della “Rossa” di Maranello, si è concesso una breve pausa dagli impegni lavorativi tornando a casa e partecipando come ospite al ristorante San Pietro di Teglio alla conviviale dell’Accademia del pizzocchero.
Oltre a ringraziare per l’ospitalità, Togninalli ha donato al presidente dell’Accademia del Pizzocchero Flavio Bottoni la maglietta rosso Ferrari che indossa quando si accomoda al muretto box durante i gran premi e ha poi espresso il suo grande orgoglio di essere non solo valtellinese, ma anche italiano: «La Valtellina è casa, e torno ogni volta che posso perché casa è sempre casa - ha affermato il responsabile degli ingegneri di pista della Ferrari - ma credo che l’Italia intera sia il posto più bello del mondo. Ovunque ho visto belle cose o culture interessanti, ma l’Italia è speciale e purtroppo siamo noi italiani per primi che non la apprezziamo, la critichiamo e non la sosteniamo. Dovremmo imparare ad apprezzarla di più».
Come detto, Matteo Togninalli è riuscito a tornare in Valle e a concedersi una breve pausa dagli impegni lavorativi che però, specialmente in questo periodo dell’anno sono davvero pesanti: «Ci stiamo preparando alla nuova stagione - ha sottolineato il valtellinese - e questo in particolare è un periodo frenetico perché stiamo finalizzando la macchina nuova e tra qualche settimana saremo in pista a Barcellona per i test».
Una stagione che sarà all’insegna della novità non solo per quanto riguarda uno dei due piloti della Ferrari, ma anche per ciò che concerne lo staff tecnico, con Mattia Binotto che ha sostituito Maurizio Arrivabene nel ruolo di team principal: «Leggevamo sui giornali di questa possibile novità - ha spiegato Togninalli -: si tratta di un cambio grosso, ma Mattia Binotto era già direttore tecnico e dà comunque continuità a un gruppo di lavoro giovane, ma già stabile».
E proprio il lavoro è tanto, non soltanto in pista, ma anche dietro le quinte: «Serve moltissima preparazione in tutti gli aspetti - ha sottolineato sempre Togninalli - allenamento e una personalità adatta. Più di tutto, però, ci mettiamo il cuore: per me questo è passione ancor prima di essere un lavoro ed è una sensazione che accomuna tutti coloro che lavorano in Ferrari».
Matteo Togninalli vede il suo impegno ripagato dalla possibilità di girare il mondo e festeggiare (a volte anche sul podio) i successi dei piloti Ferrari: «Tutti i gran premi mi permettono di entrare in contatto con culture interessanti - ha raccontato l’ingegnere valtellinese - ma il gran premio di Monza rimane speciale per la grande passione dei tifosi e per il rettilineo con il “muro rosso” proprio di tifosi. Ogni volta che abbiamo vinto lì è stata una sensazione incredibile».
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