Un orso in val Rezzalo

Incredibile, ma vero, è a un anno esatto di distanza che uno stupendo esemplare di orso si è reso di nuovo visibile ai 2200 metri della Val Rezzalo, nel territorio comunale di Sondalo, entro i confini del Parco nazionale dello Stelvio. Il 26 settembre dello scorso anno era stato avvistato poco sotto i monti Serottini, sempre all’alta quota sondalina, dai dipendenti del Parco e dai carabinieri forestali di Valdidentro intenti a censire i camosci, mentre, quest’anno, il passaggio dell’animale è stato intercettato dalle fototrappole piazzate nell’area dai dipendenti del Parco stesso diretto da Franco Claretti.

L’orso è transitato nella notte del 27 settembre scorso ed è apparso particolarmente pasciuto «in quanto, probabilmente - dicono dal Parco -, sta accumulando grasso per iniziare il periodo di ibernazione, cioè il letargo, che si concluderà in primavera. Le fototrappole sono costantemente controllate dal Nucleo dei carabinieri forestali che, pochi giorni fa, hanno fatto l’interessante scoperta. E non è tutto, perché grazie alle recenti nevicate è stato anche possibile rinvenire inequivocabili tracce di orso sempre in alta Val Rezzalo. Orme individuate in due località poco distanti fra loro, in un caso dal Nucleo carabinieri forestali del Parco nazionale dello Stelvio, nell’altro da un privato cittadino.

Ergo, l’orso, uno stupendo esemplare di maschio adulto, stimato sui 5-6 anni d’età e del peso, sempre stimato, di 130-140 chili, può dirsi quasi stanziale in alta Val Rezzalo, anche se viaggia su quote tali da non essere stato mai intercettato nei mesi scorsi se non, appunto, avvistato lo scorso anno dai Forestali mentre si rotolava sul prato oltre quota 2000. All’epoca era stato visto spostarsi verso la Bresciana dove probabilmente ha la sua base nella zona del Parco Adamello Brenta da cui proviene. E dove con ogni probabilità si sposterà anche quest’inverno per il letargo.

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