Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 18 Giugno 2018
Turismo sostenibile nell’area protetta
Lo Stelvio punta alla Carta europea
Il Parco nazionale avvia l’iter sul territorio per ottenere il riconoscimento . Il direttore Meinardi: «Un impegno che coinvolge dai visitatori agli operatori turistici».
Entro l’anno prossimo il Parco nazionale dello Stelvio conta di conseguire la Cets, acronimo che sta per Carta europea del turismo sostenibile, un label che dà ampie garanzie di qualità all’area che lo detiene, con immaginabili risvolti benefici per il turismo. La pratica per il raggiungimento di questo riconoscimento europeo sarà avviata - almeno simbolicamente - il prossimo giovedì, durante un forum aperto a tutti gli operatori ed enti che si occupano di turismo che, dalle ore 15 alle 18, si terrà al Centro visitatori del Parco a Sant’Antonio Valfurva. Sarà l’occasione per presentare il progetto, per raccogliere idee e definire una strategia, ma anche per visionare buone pratiche realizzate nei territori di altre aree protette che già detengono la carta e per sapere dai diretti protagonisti le opportunità che ne sono seguite.
La Cets, nata nell’ambito di Agenda 21, è un importante strumento coordinato da Europarc federation, che si propone di aumentare le conoscenze e il sostegno alle aree protette e migliorare la gestione di un turismo sostenibile che tenga conto delle esigenze dell’ambiente, ma anche delle comunità locali, delle imprese e dei visitatori. «L’iniziativa che intendiamo portare avanti - spiega il direttore lombardo del Parco Alessandro Meinardi - è stata stabilita di concerto con il ministero e con le parti atesina e trentina dello Stelvio e si propone di individuare gli impegni dell’area protetta e degli operatori dei servizi per il turismo da qui ai prossimi 5-10 anni in materia di viabilità sostenibile, riduzione degli scarti, monitoraggio dell’impatto del turismo sulla flora e sulla fauna, promozione delle attività, incluse quelle turistiche, che favoriscono la conservazione del patrimonio storico -culturale e delle tradizioni, incoraggiamento ai visitatori e all’industria turistica affinché contribuiscano alla conservazione ambientale. Dopo un processo di confronti che porterà ad assumere un impegno condiviso, la nostra candidatura sarà sottoposta al vaglio di una commissione a Bruxelles. Il nostro obiettivo è quello di ottenere la ratifica entro un anno».
Il direttore spiega concretamente i vantaggi che la carta comporta «La Cets - spiega Meinardi - permette di entrare in una rete di località turistiche d’alto profilo (attualmente sono una cinquantina distribuite prevalentemente in Francia, Germania e Inghilterra) e di godere di una credibilità riconosciuta nel panorama europeo».
Il secondo step «sarà la certificazione di strutture alberghiere e delle imprese turistiche, impegnate concretamente nella protezione ambientale. A proposito ricordo che questo indicatore è oggi indispensabile per l’attribuzione delle cinque stelle. Un terzo passo sarà la costruzione di percorsi turistici più compatibili e la certificazione di un unico soggetto promotore del turismo sostenibile sul territorio, sia esso Bormio Marketing o un altro operatore ancora da individuare».
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