Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 28 Gennaio 2017
Treni cancellati e viaggi in ghiacciaia
L’incubo continua
Pesanti i disagi in Valle per lo sciopero di ieri. E da due giorni di nuovo carrozze fredde e senza luce. Nana, Cgil: «Trenord, basta promesse. Aspettiamo i fatti».
Undici corse cancellate sulla tratta Milano-Tirano a causa dello sciopero dei lavoratori di Trenord, convogli in ritardo, ma soprattutto ennesimi disagi anche sulle carrozze in servizio. A due giorni dall’impegno assunto da Trenord davanti al prefetto di porre rimedio a disagi e disservizi sui treni che collegano Tirano con Milano, i problemi sono tutt’altro che risolti. È stato, quello di ieri, un venerdì nero fra lo sciopero indetto dalle 9 alle 17 - che ha portato alla cancellazione di parecchie corse - e altri disagi subiti dai viaggiatori.
Tanto che sui social si sono susseguite proteste per tutta la giornata e un utente di Tirano ha deciso di inviare una mail direttamente alla Prefettura per segnalare quanto accaduto, colpito dalla dissonanza fra la realtà di tutti i giorni per chi – da pendolare - viaggia su rotaia e gli impegni presi dall’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisé, nell’incontro tenuto proprio mercoledì scorso con il prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, per discutere della risoluzione di ritardi e disservizi fra assenza di bus sostitutivi o carrozze fredde. Due gli episodi segnalati dal tiranese Marco Divitini.
«Vorrei segnalare quanto accaduto sia nella mattina del 26 gennaio sia in quella di oggi (ieri per chi legge, nda). Giovedì 26 ho preso il treno delle 7,12 in partenza da Tirano con destinazione Milano Centrale – scrive -. Salito su un vagone verso la coda del convoglio, per altro ben illuminato e riscaldato, vengo “invitato”, in modo abbastanza scortese dalla capotreno, insieme ad altri utenti già accomodati, a scendere dalla carrozza per salire su una delle quattro in testa al treno. La motivazione è stata che le carrozze in coda dovevano essere chiuse». E prosegue: «Diligentemente scendiamo e raggiungiamo le prime carrozze, già molto affollate. La carrozza in cui riesco a trovare posto a sedere è gelida e non accenna a scaldarsi. Scendiamo a Sondrio intirizziti». Lo stesso è accaduto ieri mattina, sempre sul treno delle 7,12: «C’erano due carrozze spente in testa al treno, con l’adesivo fuori servizio, ed altre due in coda senza riscaldamento». Il fatto è che, come denota il tiranese, «a Sondrio salgono molte persone per raggiungere Milano...». E se il tragitto Tirano-Sondrio non è molto lungo, quello fra Sondrio e Milano richiede due ore. Dunque due ore al freddo, con le temperature polari di questi giorni.
L’augurio è che dalle promesse si passi ai fatti. Farisé ha spiegato, infatti, al prefetto che il 2017 vedrà sette stabilimenti di Trenord impegnati in attività radicali di manutenzione sia dei treni nuovi sia di quelli di ristrutturazione, ovvero quelli più datati. In particolare i processi manutentivi prevedono interventi sul territorio attraverso team mobili che agiscono, principalmente nella notte, per il ripristino di eventuali guasti.
«Tante belle parole - commenta Giorgio Nana, della Cgil trasporti -, ma noi aspettiamo i fatti. Non si può dire che si faranno manutenzioni con team mobili quando la realtà è che i treni restano fermi per i guasti perché nei magazzini non ci sono più i pezzi di ricambio. Oppure si viaggia al gelo. Siamo fermi al “faremo, miglioreremo...” ma è ora che le cose si facciano davvero e ci auguriamo che questo accada presto».
«Scioperi come quello di oggi (ieri per chi legge) proclamato da ben sette sigle sindacali - aggiunge Nana - non li si fa a cuor leggero, perché sappiamo bene che alla fine i disagi ricadono sulla gente, ma è il solo modo che abbiamo per farci ascoltare e questo a vantaggio anche dei pendolari: chiediamo non solo il rispetto degli accordi e del contratto collettivo nazionale, ma anche risposte ai continui disservizi provocati dalla mancata programmazione e dall’assenza di investimenti nella manutenzione del materiale ferroviario».
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