Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 02 Febbraio 2019
Tre milioni per riqualificare la scuola
Si investe per rendere efficiente sul fronte energetico e informatico l’edificio di San Rocco. Il vicesindaco Galli: «Il paese avrà futuro se avremo una istituzione scolastica che offre il meglio ai nostri ragazzi»
Il vicesindaco di Livigno Remo Galli sposa il motto del presidente del Coni Giovanni Malagò «più sport nelle scuole» e le rinnovate scuole di San Rocco, opera da 3 milioni di euro , avranno una palestra nuova. Il Comune di Livigno, ha deciso di investire in questa parte finale del mandato sulle opere pubbliche.
L’anno scorso sono partiti lavori importantissimi come la riqualificazione delle vie Pemont, Rasia, via Fontana e la pista di atletica. Adesso il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Remo Galli si sta concentrando sulla riqualificazione della scuola di San Rocco costruita negli anni 60. «Lunedì abbiamo approvato il progetto definitivo di un’ opera che ritengo importantissima: Il progetto prevede la demolizione di una parte del fabbricato e la riqualificazione energetica dell’edificio, l’adeguamento sismico e una nuova palestra».
Galli evidenzia la decisione della palestra: «Abbiamo deciso di realizzare la palestra, perché riteniamo che sia fondamentale lo sport dentro scuola. Anzi purtroppo in Italia se ne fa troppo poco. Adesso partirà la parte burocratica e speriamo di riuscire a cantierizzare l’opera per l’estate 2019 per concludere i lavori per settembre 2020. Incrocio le dita perché il sistema Italia è farraginoso e lungo, speriamo di farcela».
. «Una volta terminata la scuola abbiamo già pensato di predisporre un teleriscaldamento con Plaza Placheda attraverso una caldaia a bio-massa, in modo da razionalizzare la gestione e diminuire le emissioni. Per fare questo verranno posizionati anche dei pannelli fotovoltaici. La scuola inoltre sarà resa innovativa dal punto di vista informatico». Un investimento ingente, 3 milioni di euro, da parte di Livigno e Galli però lancia un appello alle autorità scolastiche: «Ci aspettiamo che chi gestisce la scuola ponga la massima attenzione alla nostra realtà perchè la scuola non è fatta da un edificio vuoto. Livigno avrà futuro, solo se avremo una scuola che funziona».
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