Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 28 Marzo 2016
«Traforo utile se elimina le auto sul passo»
Pino Brianzoni, del Rotary di Bormio, è in attesa delle proposte dei tecnici regionali sul progetto. «L’Alto Adige spera nel treno, ma senza galleria non ha senso prolungare la ferrovia da Tirano fino allo Stelvio».
“Un trenino per lo Stelvio” è il nome dell’iniziativa lanciata tempo fa dal Rotary Club Bormio Contea, che vedrebbe volentieri, sulla cima Coppi, un trenino come quello del Bernina. Fatta questa premessa, la “palla” ora passa ai tecnici impegnati nella redazione dello studio di fattibilità commissionato dalla Regione Lombardia.
Non bisogna prendere posizioni preconcette a priori: la strada è ancora tutta da definire. Ne è convinto Pino Brianzoni che, con il Rotary, da oltre dieci anni si occupa del passo dello Stelvio e delle iniziative atte alla sua valorizzazione. Con “3 sprachen”, il Rotary da tempo promuove incontri e confronti tra amministratori e operatori dei tre versanti dello Stelvio. «Ho sempre detto - ha evidenziato Brianzoni - anche agli ambientalisti sudtirolesi e lombardi, che è meglio che un’auto sparisca sotto terra, a motore spento, piuttosto che sgasi per un’ora su ottanta tornanti. E specifico a Mountain Wilderness - ha detto rispondendo alla netta presa di posizione di questa settimana dell’associazione ambientalista - che i soldi non sono di Bolzano ma dei comuni confinanti o, più precisamente, nel nostro caso appannaggio di Bormio e Valfurva». Anche l’idea di Brianzoni è sempre stata quella di un trenino. Riguardo allo studio di fattibilità promosso dalla Regione Brianzoni, che a gennaio ha organizzato l’incontro a Bormio con il presidente della Regione Roberto Maroni e con il sottosegretario Ugo Parolo, spiega: «La norma prescrive che uno studio di fattibilità debba presentare varie soluzioni. Sullo Stelvio si può passare in vari modi: sopra, a metà, sotto. Se si passa sotto le soluzioni sono due: ferro o gomma. Personalmente dai tecnici mi aspetto quindi cinque analisi, il tutto per fine estate perché questo è il termine indicato dal presidente Maroni e da Parolo». Brianzoni da anni intrattiene rapporti con i tre versanti e sa bene che, al di là dello Stelvio «vogliono il trenino e non la gomma. Ricordiamoci che, se non si buca lo Stelvio, non è pensabile parlare di un treno Bormio-Tirano, non c’è attrattiva».
Attualmente, intorno allo Stelvio sono al lavoro tre comitati che si occupano della valorizzazione della strada dello Stelvio. «Questo - ha commentato Brianzoni - è un fatto fondamentale perché è il primo passo di vera condivisione tra le popolazioni. Ogni comitato comprende un membro del Rotary club Bormio Contea, residenti a Bormio, Trafoi e Santa Maria, che riverbera la maturazione sul proprio territorio. In autunno, mentre si formavano i tre gruppi sui tre versanti, avevo proposto di inserire un referente ambientalista, ma la proposta è stata rifiutata da Bormio. Bisogna essere più aperti e lungimiranti - ha concluso - , condividere coi portatori di interesse, evitando arroccamenti. Ma un buon rotariano è sempre positivo».
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