
Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 04 Febbraio 2025
Traffico illecito di rifiuti, il processo entra nel vivo: in aula le testimonianze
Sondrio
E’ entrato nel vivo questa mattina con la prima udienza dibattimentale il processo nell’ambito dell’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Sondrio con la Guardia di finanza e diretta dalla Direzione distrettuale antimafia, che nel luglio del 2022 ha scosso Livigno. Alla sbarra 17 persone, le accuse vanno dal falso in atto pubblico all’intromissione abusiva in sistemi informatici, dalla corruzione per l’esercizio della funzione al peculato, dalla rivelazione di segreti d’ufficio all’attività organizzata per il traffico di rifiuti.
Dopo diverse udienze filtro, durante le quali l’accusa ha ricevuto un duro colpo, ossia l’esclusione delle intercettazioni telefoniche e ambientali su cui poggiava l’accusa nei confronti del principale imputato, l’ex comandante della Polizia locale del Piccolo Tibet Cristoforo Domiziano Franzini, e di alcuni dei commercianti a processo, è iniziata l’audizione dei testi, partendo proprio da quelli chiamati dall’accusa, rappresentata dal Pm milanese Francesco De Tommasi, volto noto anche perché ha rappresentato l’accusa nel processo contro Alessia Pifferi, la mamma accusata di aver lasciato morire di fame e di sete la figlioletta di 18 mesi due anni e mezzo fa.
Al banco dei testimoni alcuni degli investigatori che hanno condotto la delicata indagine e che hanno iniziato a descrivere le prime fasi dell’inchiesta.
Oltre al principale imputato, alla sbarra ci sono anche tre amministratori pubblici (l’attuale sindaco, Remo Galli, il suo predecessore, Damiano Bormolini, e l’assessore Christian Pedrana, con delega alle politiche ambientali e del verde, sicurezza del territorio, politiche agricole, rifiuti e risanamento ambientale), due vigili urbani (Mario Pedrini e Claudio Pini) e un tecnico comunale, Matteo Guggiola, responsabile del Servizio informatico comunale del Piccolo Tibet. Poi, due esercenti, Oscar e Tamara Salari, e otto commercianti livignaschi (Monica Faifer, Claudio Cantoni, Derio Claoti, Barbara Maria Cusini, Stefano Rocca, Sandro Rocca, Mirco Rocca, e Mirco Gualberto Cusini).
E se l’accusa avrà difficoltà, come detto, a portare avanti le accuse di corruzione, concussione e peculato senza le fondamentali intercettazioni, escluse per un errore procedurale della Procura di Milano, che ha tardato a chiedere la proroga delle indagini, punterà probabilmente tutto sull’ipotesi di reato di attività organizzata per il traffico di rifiuti, fattispecie che viene tirata in ballo solitamente quando si parla addirittura di ecomafie.
Si torna in aula il 6 maggio.
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