Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 08 Luglio 2016
«Tirano in rosa, una festa per lo sport»
Il giorno dopo il Giro parla il sindaco: «Un grande spettacolo per tutti, organizzazione ottima»
Quando le telecamere di Raisport hanno regalato ai telespettatori l’inquadratura di viale Italia in tutta la ampiezza e grandeur, a qualcuno sarà venuto il dubbio che si trattasse di un’immagine del Tour de France che era appena stato trasmesso prima della gara femminile che ha portato le atlete sul Mortirolo per la tappa del Giro Rosa Grosio-Tirano.
Sembrava di ammirare i Campi Elisi di Parigi. Al posto del trenino rosso mercoledì pomeriggio di fronte alla Santuario sono sfrecciate le protagoniste della quinta tappa del Giro d’Italia femminile, la corsa a tappe più importante del mondo.
Organizzatori soddisfatti
«Abbiamo ricevuto i complimenti anche dai tanti turisti stranieri che come ogni giorno erano presenti a Tirano e dell’organizzatore della corsa, Beppe Rivolta che vorrebbe tornare a Tirano - rivela il sindaco Franco Spada -. Si è complimentato per il supporto che abbiamo dato all’organizzazione con i nostri volontari. Far passare una corsa così importante nel centro di Tirano ha inevitabilmente creato disagio, ma è stato possibile grazie al coordinamento con le forze dell’ordine, la polizia locale ed i volontari». Tirano ha avanzato la propria candidatura ad essere Città dello sport e a ottobre avrà il responso, ma già ora si può dire che l’immagine che ha mandato al mondo è una sorta di tesi di laurea.
«Con questa tappa abbiamo fatto la storia del ciclismo femminile nella corsa a tappe più importante del mondo - afferma Spada -. La prova è stata una vetrina per valorizzare tutti gli interventi che sono stati fatti sul territorio con le piste ciclabili che vanno bene per i locali ma che possono attirare anche appassionati da fuori. Dopo un pubblicità simile ci aspettiamo una risposta a livello turistico». Una Tirano che nonostante il primo grande caldo estivo si è riversata in strada ad applaudire quelli scriccioli dai muscoli di acciaio che stavano su biciclettine piccole-piccole visto che la maggior parte delle atlete sono minute. Quei volti segnati dalla fatica con lo sfondo dei terrazzamenti dei vigneti è un’immagine dei nostri contadini ma pure leggenda del ciclismo.
Disciplina in ascesa
Tirano ha avuto il merito già in fase di presentazione della tappa di non considerare il Giro Rosa una gara di secondo piano rispetto al Giro d’Italia maschile e l’ha onorata nello stesso modo. Non c’era differenza per l’attesa per la trepidazione rispetto a quando sul viale hanno sprintato qualche anno le ruote veloci del giro uomini.
«Il ciclismo femminile è un sport in ascesa - sostiene Spada - Mercoledì ho visto tanta gente felice a Tirano per una bella giornata di sport e di festa. C’erano i bambini dell’asilo, i nonni, famiglie. Per questo ero felice anch’io».
© RIPRODUZIONE RISERVATA