Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 25 Maggio 2018
Tirano, il Museo etnografico avrà una marcia in più
Il Comune dopo il percorso cittadino ha definito con Involt e Gottfried Parrer le linee strategiche. Apertura tutti i giorni in estate e una comunicazione più efficace associata ad eventi sono i capisaldi.
«L’intenzione è quella di intessere nuove relazioni, di portare le persone al museo e di portare il museo al di fuori. Il tutto con il coinvolgimento della comunità». Sono le linee guida del piano di rilancio del Museo etnografico tiranese che, dopo oltre quattro decenni di gestione da parte del Cig (Centro di iniziativa giovanile), da quest’anno è tornato in mano al Comune che ha avviato prima un percorso partecipato con la cittadinanza intorno al ruolo del Museo con AlpLab e ora presenta la programmazione di una ventina di eventi da sabato a gennaio 2019 fra iniziative, laboratori, visite guidate, esposizioni.
«Il programma è frutto del percorso partecipato avviato lo scorso anno - ha spiegato l’assessore alla Cultura e Turismo, Sonia Bombardieri - che ha fatto emergere la criticità di una realtà non conosciuta, statica, poco pubblicizzata e isolata, ma anche le potenzialità legate al ruolo del museo (memoria, storia, identità, conservazione, cultura), al legame con il turismo, le tecnologie e l’agricoltura e al concetto di polo culturale della città e museo diffuso. Nel 2018 la gestione in capo al Comune di Tirano si avvale della collaborazione di due soggetti: l’impresa culturale L’Involt diretta da Luca Bonetti e Silvia Perlini, che per diversi anni ha collaborato con il Met, conosce a fondo il patrimonio museale e ha competenza anche nelle visite guidate e collabora con musei e biblioteche del territorio, e l’esperto Gottfried Parrer, archeologo e operatore culturale, che ha al suo attivo collaborazioni con il Museo di Poschiavo, il Museo di Palazzo Salis e che attualmente opera anche al Parco delle incisioni rupestri di Grosio, che dallo scorso anno ha registrato un notevole incremento di visite e di attrattività. Gottfried Parrer è incaricato di realizzare un piano di rilancio del museo a partire da quanto è emerso dal percorso partecipato, un piano per il quale anche la collaborazione con L’Involt, che ha conoscenza diretta del Museo, è fondamentale e che comprende: l’indagine sull’utenza reale e potenziale del museo e la valutazione sull’orario di apertura; il piano di comunicazione volto a migliorare la promozione del Museo; la predisposizione delle linee guida per un futuro piano di gestione; la progettazione di un piano di sviluppo culturale e turistico con l’avvio di azioni sperimentali nell’anno 2018».
Parrer ha sottolineato il gioco di squadra. «Stiamo cercando di migliorare la comunicazione - ha detto Parrer -. Fa specie che neppure i commercianti sulla piazza sappiano se il Museo sia aperto. Inoltre, non è pensabile che il Met sia al nono posto delle “cose da vedere” indicate su Tripadvisor, strumento che i turisti usano. Tre le direzioni su cui si lavorerà: turismo, comunità e scuole». Parallelamente il Comune con AlpLab ha presentato un progetto alla Regione per il finanziamento di una prima annualità di interventi per l’innovazione della comunicazione del patrimonio culturale del Museo con tecnologie multimediali, la valorizzazione di documenti fotografici e percorsi conoscitivi per tutte le età. Accanto a questo, è allo studio, un progetto per il coinvolgimento delle scuole a livello mandamentale.
Il museo sarà aperto da giugno a settembre tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18.
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