Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 26 Maggio 2017
Terme: segno meno, ma sul futuro ci sono meno nubi
Bilancio approvato. Il valore della produzione registra un più 100mila euro per lo stabilimento di Bormio. Le perdite sono diminuite: da 321mila a 237mila euro
Un valore della produzione che segna un più 100.000 euro per lo stabilimento di Bormio Terme che ha sottoposto all’approvazione dei soci il bilancio relativo alla gestione del 2016 caratterizzata da circa sette mesi di attività del precedente consiglio di amministrazione e da quasi cinque mesi di lavoro dell’attuale direttivo presieduto da Emilio Triaca. Un bilancio che, in primis alla luce del rilevante indebitamento della società dovuto a mutui pregressi, chiude ancora con il segno meno ma, di fatto, le perdite sono passate dai 321.800 euro del 2015 ai 237.813 del 2016 con un – 26% di perdite. Un dato senza dubbio guardato con favore dai soci anche alla luce del valore della produzione passato da 3.694.532 euro a 3.794.590 euro con un più 2,71% rispetto all’esercizio precedente. «Personalmente – ha commentato Triaca – sarei contento di chiudere ciascuna annualità del mio mandato triennale con un più 2,71%, dato che va visto anche alla luce dei 30.000 euro in più impiegati per il costo del personale (passato da 1.434.396 euro a 1.464.242). Guardando la sola differenza tra il valore e i costi della produzione, siamo a – 62.594 euro “contro” i – 134.800 dell’anno precedente, cifra alla quale si devono poi sommare gli oneri finanziari legati ai mutui e le tasse». Un bilancio redatto con prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale «senza che vi sia -si legge nella nota integrativa al bilancio – né l’intenzione né la necessità di porre l’azienda in liquidazione o di cessare l’attività ovvero di assoggettarla a procedure concorsuali (cioè metterla in vendita ndr.)», il tutto nonostante la società sia in perdita da alcuni anni a questa parte (nel 2011 si era a meno 696.720 euro) a seguito degli ingenti investimenti fatti sulla struttura.
«I soci – ha evidenziato Triaca – hanno riconosciuto l’importanza di Bormio Terme per l’economia, il benessere, il sociale, per l’intero territorio». Ed il consiglio di amministrazione, in questi mesi, ha già intrapreso alcune azioni su tutte quella più “rischiosa” ma anche più significativa – a detta di Triaca – è stata l’ampliamento degli orari di apertura dello stabilimento, decisione in netta controtendenza con quanto fatto in passato. «Sono convinto – ha commentato – che tale scelta porterà i suoi frutti, soprattutto dando uno sguardo alle spese fisse nei settori comuni che si devono sempre e comunque sostenere». Sul fronte possibili investimenti, la società punta su una scheda sui fondi delle aree interne, ad oggi non quantificata, che consentirebbe un restyling della struttura: «A fine anno o al massimo a marzo dell’anno prossimo – ha anticipato Triaca – sarà redatto uno studio di fattibilità su cosa ci piacerebbe fare per essere più appetibili. Altra scelta compiuta proprio in questo mese, che secondo me porterà la struttura a diventare il “fiore all’occhiello” degli stabilimenti termali, la decisione di togliere il cloro dall’acqua sostituendolo con un altro elemento: penso che questa scelta, anche a tutela dei dipendenti che lavorano in piscina, piacerà molto pure agli utenti». Acqua termale, quindi, e pure inodore: questo uno dei primi risultati del nuovo cda.
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