Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 16 Dicembre 2016
Tempo pieno alla primaria: firme in quattro Comuni dell’Alta Valle
Dopo la scuola Montessori, ora dai genitori una nuova proposta. Settimana corta, con orario delle lezioni fino alle 16 dal lunedì al venerdì.
È partita la raccolta firme per l’attivazione, nel mandamento di Bormio, di una sezione delle ex scuole elementari - oggi primaria di primo grado - a tempo pieno. L’iniziativa è rivolta ai genitori dei figli in età prescolare e scolare e prevede lezioni su cinque giorni a settimana dalle 8 alle 16.
Fino al 9 gennaio, all’anagrafe dei comuni di Bormio, Valdidentro, Valfurva e Valdisotto o nelle rispettive biblioteche dei quattro comuni, sarà possibile firmare a sostegno del progetto per l’apertura di sezioni di scuola elementare a tempo pieno a partire dall’anno scolastico 2017/2018 e successivi. In Valtellina, ad oggi, sono attive più di cento classi elementari a tempo pieno ed anche l’Alta Valle ne vorrebbe attivare una. «La richiesta - hanno spiegato le referenti della raccolta firme - ha motivazioni sia pedagogiche (didattica a tempi distesi, socializzazione, possibilità di svolgere attività di laboratorio), sia sociali cioè la necessità di avere i bambini in strutture pubbliche e qualità per famiglie con impieghi sempre più precari e flessibili e per genitori entrambi lavoratori. La richiesta fa riferimento alle possibilità esplicitamente previste dalla legge».
Ma cosa prevede in sostanza la proposta? Di mantenere il medesimo orario della scuola dell’infanzia, articolato su cinque giorni alla settimana, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 16 con la giornata di sabato libera. Nel pomeriggio, oltre al tempo dedicato alla mensa ed alla ricreazione, che potrebbe essere di un’ora e mezza, si propone l’effettuazione di attività sportive quali nuoto, sci nordico ed alpino, arrampicata, pattinaggio su ghiaccio ed uscite varie sul territorio.
Numerosi anche i laboratori che potrebbero essere realizzati, da quello musicale all’artistico, d’informatica, scientifico, di educazione ambientale, alimentare, stradale, lettura creativa e/o animata, teatro, burattini oltre all’attività di consolidamento, recupero, approfondimento e potenziamento dei vari argomenti trattati evitando così i compiti a casa. In pratica la differenza tra le attuali trenta ore settimanali di insegnamento e le quaranta proposte comprende circa 7,5 ore di mensa-ricreazione e 2,5 di corsi e laboratori. Per le referenti del progetto si tratta di «un’importante opportunità didattica e sociale per i propri figli, proposta indicativa che andrà discussa ed approfondita nelle sue diverse sfaccettature tra genitori, dirigenza scolastica e personale docente».
In Alta Valle, quindi, l’istruzione è tornata di nuovo in primo piano. Dopo la serata - anche in quel caso è stata attivata una raccolta firme - per la costituzione di una scuola di ispirazione montessoriana, ora un’altra proposta, segno dell’interrogarsi dei genitori sul futuro dei propri figli, sulle diverse possibilità educative ma, per alcuni, anche una chiara esigenza familiare con due genitori al lavoro e difficoltà nell’ organizzare il pomeriggio dei bambini.
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