Tangenziale di Tirano, le modifiche al centro del consiglio comunale

Tirano

La tangenziale di Tirano torna al centro del consiglio comunale di Tirano e della discussione fra maggioranza e minoranza con l’interrogazione che il capogruppo, Sonia Bombardieri, ex vicesindaco, ha presentato per chiedere se l’amministrazione comunale abbia portato avanti il lavoro fatto, a suo tempo dall’amministrazione Franco Spada, per la modifica del tracciato della strada del Piantone all’altezza della rotatoria del Campone e per il prolungamento tracciato per la connessione con la via dei Fort dopo la rotatoria della Ganda.

«In questi mesi, sulla stampa e anche in consiglio comunale, abbiamo assistito da parte dell’amministrazione Stoppani ad una serie di critiche al progetto della tangenziale di Tirano – ha detto Bombardieri -. Valutazioni tardive che si sono poi concluse in una giornata di visita collettiva al cantiere della tangenziale. Segno che vi è stato un chiarimento positivo fra l’amministrazione e Anas e che l’amministrazione ha preso atto che, in questa fase avanzata dei lavori, ridiscutere l’impianto generale di un’opera di tale rilevanza è solo inopportuno e inutile».

Detto questo, restano sul tavolo delle questioni da risolvere e il gruppo consiliare ha chiesto un aggiornamento rispetto a due nodi cruciali che impattano sulla viabilità cittadina per i quali l’amministrazione Spada aveva chiesto ad Anas di apportare due varianti – sul Campone e alla Ganda, per l’appunto - per salvaguardare la viabilità secondaria. Per quanto riguarda la prima, a seguito di soppraluogo con Anas «si è concordato di non realizzare il tratto di bretella prevista in progetto in quanto avrebbe comportato inutili espropri di terreni agricoli – ha precisato Bombardieri -. In alternativa si è concordato con Anas di allargare la strada del Piantone. Il progetto di allargamento della strada, redatto dal capo ufficio tecnico del Comune di Tirano, è stato approvato dalla giunta comunale e trasmesso ad Anas. Sono state raccolte le firme di cessione amichevole dei terreni interessati per l’allargamento della strada, ad eccezione di un solo proprietario». Passando a via della Tunda, invece, poiché in zona industriale il progetto della tangenziale interrompe la viabilità sulla via della Tunda, è stato richiesto ad Anas di mantenere la continuità viabile del tracciato “via della Tunda-via dei Fort-via Commercio-via Lungo Adda V Alpini” per salvaguardare la mobilità dei veicoli industriali che accedono all’area.

«Nel progetto di Anas la strada si interrompe all’altezza dell’accesso della carrozzeria Stelvio – ha aggiunto il capogruppo -. Si è valutata, quindi, la necessità di completare il tratto di strada di larghezza 4 metri che rimane tra il muro del rilevato Anas e il capannone artigianale posto a monte per il collegamento con la via dei Fort. Considerato che le due varianti sono fondamentali per salvaguardare la viabilità secondaria cittadina e che i lavori della tangenziale procedono speditamente, essendo l’opera uno snodo cruciale per la viabilità delle Olimpiadi del 2026, vorremmo sapere quali azioni l’amministrazione abbia portato avanti per risolvere questi due nodi tenuto conto anche dei tempi stretti di realizzazione». In particolare la portavoce di “Rinnova Tirano” ha chiesto se sia stato redatto il progetto per via della Tunda e se siano state raccolte le firme di cessione amichevole delle aree.

«Le questioni sollevate riguardano scelte progettuali condivise ed avvallate nell’arco di un decennio dall’amministrazione Spada. È del tutto evidente che la definizione delle uscite per Tirano andavano concordate con Anas in fase di progettazione dell’opera ed eventualmente modificate e migliorate in fase di conferenza di servizio per essere poi approvate con il progetto definitivo». È partita da questa premessa il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, nel rispondere alle domande avanzate dal capogruppo di opposizione ed ex sindaco, Sonia Bombardieri, in merito alle modifiche della tangenziale.

In particolare, sulla rotatoria del Campone e il tracciato strada del Piantone, «il progetto redatto dall’ufficio tecnico comunale è stato trasmesso ad Anas per approvazione il 20 maggio 2024, insieme alla delibera della giunta del 19 marzo 2024 che disponeva che l’approvazione del progetto da parte di Anas costituisse vincolo preordinato all’esproprio delle aree non interessate da cessione amichevole – ha risposto il sindaco -. Ad oggi non risulta ancora pervenuta l’autorizzazione Anas nonostante i solleciti. Ad autorizzazione pervenuta, si procederà allo sviluppo del progetto esecutivo, sebbene verbalmente i vertici di Anas abbiano dichiarato che il progetto non è più suscettibile di alcuna modifica».

Relativamente, invece, all’uscita di via della Tunda, «le scelte approvate dall’amministrazione Spada non ci vedono d’accordo, in quanto le stesse avrebbero causato una serie di problemi e disservizi ai cittadini, quali l’impossibilità di transito sotto il nuovo ponte che verrà realizzato, l’impossibilità di collegare via della Tunda tramite via dei Fort con via Lungo Adda V Alpini – ha precisato Stoppani -. Ci chiediamo, a questo proposito, come sia potuto succedere che non vi siate resi conto a suo tempo che l’uscita fosse prevista in zona industriale, a ridosso di un’attività commerciale e non siate intervenuti, a meno che la stessa sia stata invece frutto di una scelta deliberata».

In merito alla richiesta relativa alla presentazione di un progetto atto a sanare in parte questa situazione, garantendo continuità viabile nel tratto da via della Tunda a via V alpini, «non abbiamo trovato agli atti alcuna evidenza di progetti trasmessi ad Anas, né alcuna richiesta ad Anas, che interpellata sul punto, ha ribadito l’impossibilità di dare corso a questa richiesta». Peraltro, già in una nota del 20 febbraio 2023 Anas dichiarava di non poter accogliere le modifiche poiché, anche qualora condivisibili, avrebbero comportato l’allungamento dei tempi non più compatibili con quelli dell’evento olimpico. Il sindaco si è detta perplessa «di essere chiamata a rispondere ad un’interrogazione a giochi fatti, proprio da chi a suo tempo ha avvallato il progetto di tangenziale» e ha ribadito comunque l’impegno dell’amministrazione a garantire, in fase post-tangenziale, la migliore soluzione possibile per «rimediare alle criticità e agli errori fatti, pur nella consapevolezza che i relativi costi ricadranno sul bilancio comunale», ma «rimandiamo al mittente la responsabilità politica di scelte avvallate da chi ci ha preceduti, che ereditiamo e subiamo e che costituiranno l’eredità che l’amministrazione Spada lascia ai cittadini di Tirano».

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