Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 18 Febbraio 2019
Tangenziale di Tirano e indennizzi
Confronto aperto sulle cifre
Viabilità Anas indica 8 milioni per gli espropri, per Coldiretti sono venti. Sertori: «Troveremo una soluzione congrua per proprietari e coltivatori».
«Confermo che mi sto occupando della questione e che a brevissimo, forse già la prossima settimana, terremo un incontro con Coldiretti, Anas e i rappresentanti istituzionali per parlare della realizzazione della tangenziale e del nodo degli indennizzi ai proprietari dei terreni e a chi li ha affittati e li coltiva».
Parla l’assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori, che coordinerà il tavolo di confronto sugli indennizzi. In base alla cartella di 175 pagine relativa agli espropri che, insieme a tutta la progettazione della tangenziale, è pubblicata sul sito internet del Comune di Tirano, l’importo complessivo - fra indennizzi, occupazioni temporanee e spese - è di 11 milioni di euro, mentre il totale puro delle indennità di esproprio ammonta a 7.888.133,42 euro in cui sono considerate le indennità di base per le aree agricole, per i terreni edificabili o i fabbricati, le indennità aggiuntive per la cessione volontaria, quelle per i proprietari coltivatori diretti o per gli affittuari e le indennità per i danni diretti. Coldiretti, invece, afferma che gli indennizzi dovuti agli aventi diritto, in relazione alla realizzazione della tangenziale di Tirano, saranno ben maggiori: oltre 20 milioni di euro.
«Il mio obiettivo è costruire la tangenziale, farlo nel più breve tempo possibile e bene ed inoltre, compatibilmente con la legge, indennizzare in maniera congrua i proprietari e chi lavora i campi – prosegue l’assessore -. Mi adopererò al massimo. Detto questo, siamo in uno Stato di diritto, ci sono le leggi e vanno rispettate».
Anche il direttore di Coldiretti, Andrea Repossini, dice di «essere sul pezzo» e, in un certo senso, rimarca l’accuratezza dell’analisi fatta da Coldiretti su centinaia di fascicoli di aree sottoposte ad espropri. «Ne è uscito uno studio di 85 pagine e altri fascicoli che riguardano aziende piccole, medie e grandi - sottolinea il direttore -. Un lavoro certificato da un team di agronomi che ci ha messo la faccia e la firma. Non sono dati improvvisati quelli che abbiamo raccolto, anzi sono suscettibili di aumento, non di diminuzione». Ed, in relazione alla discrepanza, fra gli 11 milioni di euro indicati nel progetto (di cui appunto 8 milioni per gli espropri) e i 20 milioni di Coldiretti, Repossini dice: «Appunto Anas ci dovrà spiegare dove saltano fuori quelle cifre che sono di qualche tempo fa e non considerano le variabili legate all’impatto economico per la mancata produttività».
Insomma la partita è più che mai aperta. Per quanto riguarda, invece, la progettazione, il disegno finale, affidato alla società di ingegneria Corona di Torino, è ormai concluso, il 2019 sarà dedicato a tutte le fasi di appalto, mentre l’auspicio è quello di vedere gli escavatori in azione nella primavera del prossimo anno. Il tracciato della futura tangenziale avrà una lunghezza complessiva di 6.616 metri a partire dall’intersezione tra l’esistente Statale 38 con la rotatoria di Villa di Tirano fino alla rotatoria terminale al Campone.
Il costo è di 143.344.971 euro, al netto di Iva di cui 88.344.971 a carico del Contratto di programma Anas 2016-2020, 50mila euro con le economie dell’intervento relativo alla variante di Morbegno, 5 milioni di euro a carico del Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero montano dell’Adda.
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