Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 07 Marzo 2018
Tangenziale di Tirano: avanti tutta
Il progetto ha ottenuto l’approvazione finale dalla conferenza dei servizi a Roma. Ora ci si prepara al successivo step: il passaggio al Cipe che potrebbe avvenire già la prossima settimana
Il progetto di realizzazione della tangenziale di Tirano ha ottenuto l’approvazione finale all’ultima conferenza dei servizi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma. Ed ora si appresta al successivo step: il passaggio al Cipe (Comitato interministeriale di programmazione economica), che potrebbe avvenire già settimana prossima. Il sindaco di Tirano, Franco Spada, non è riuscito a nascondere la commozione al termine dell’incontro odierno, tale la tensione per l’esito della seduta, in vista della quale c’è stata un’intensa attività di coordinamento fra gli enti. All’incontro hanno partecipato per il territorio il sindaco di Tirano, il sindaco di Bianzone, Alan Delle Coste, con il vice sindaco di Villa Sara Tognela, il presidente della Provincia di Sondrio, Luca Della Bitta, e funzionari della Regione.
«Non abbiamo avuto neanche il tempo di festeggiare che già subito ci siamo messi al lavoro per il successivo passaggio – prosegue Spada -. Si punta a concludere in fretta il verbale della conferenza dei servizi per trasmetterlo al Cipe e riuscire ad ottenere la convocazione della seduta per giovedì 15 marzo. Se poi non ce la si dovesse fare per metà marzo e si dovesse slittare ad aprile non importa. Importante è che si concluda questo percorso. Al Cipe il progetto si presenta con tutte le approvazioni e con le risorse già disponibili».
Stiamo parlando di 145 milioni di euro. Di questi, 90 milioni di euro sono garantiti dalla programmazione triennale strategica di Stato, mentre dal ribasso d’asta della tangenziale di Morbegno arriveranno altri 57 milioni e 800mila euro. «Dopo il passaggio al Cipe potremo dire che “è fatta”, perché a quel punto ci sarà l’incarico ad Anas per la redazione del progetto esecutivo – sempre Spada -. Per questo immagino che ci vorranno sette o otto mesi. Poi seguirà la procedura d’appalto che, per un’opera di tale entità, richiederà dai dieci ai dodici mesi. Mi preme ringraziare per il grande lavoro di coesione venuto dal territorio, Regione, Provincia, Comuni e le rappresentanze parlamentari valtellinesi e, in particolare, il senatore Benedetto Della Vedovache per questa partita si è speso molto. In silenzio ha sempre lavorato per il territorio di questo gli sono grato». Si comincia a vedere la fine, insomma, del burrascoso progetto. A metà dicembre c’era stata una riunione a Roma al Consiglio superiore dei lavori pubblici, che – dopo lo stop della scorsa estate - aveva dato una serie di prescrizioni sul progetto da aggiornare nel progetto definitivo o prima dell’affidamento dei lavori.
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