Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 11 Febbraio 2019
«Tangenziale di Tirano, 20 milioni per i terreni»
La Coldiretti contesta i calcoli già eseguiti secondo i quali agli espropri andranno 11 milioni di euro. Nel frattempo il sindaco Spada e l’assessore Mazza hanno spiegato agli interessati come sarà calcolato l’importo.
«Abbiamo elementi oggettivi per poter affermare che gli indennizzi dovuti agli aventi diritto, in relazione alla realizzazione della tangenziale di Tirano, saranno ben maggiori: oltre 20 milioni di euro». La Coldiretti provinciale replica così in relazione agli indennizzi dovuti agli oltre 1.200 proprietari di terreni (senza contare i locatari) che, nei giorni scorsi, hanno ricevuto una lettera dall’Anas in un cui si comunica l’avvio della procedura di esproprio.
Secondo la Coldiretti saranno di oltre 20 milioni gli indennizzi, dunque quasi il doppio rispetto alla somma - confermata, peraltro, dal sindaco, Franco Spada, nei giorni scorsi - che emerge dalla cartella di 175 pagine relativa agli espropri che, insieme a tutta la progettazione della tangenziale, è pubblicata sul sito Internet del Comune di Tirano. In questa cartella si parla di poco più di 11 milioni di euro che andranno ai proprietari o conduttori dei terreni interessati, si presume nella primavera del 2020, dagli scavi per costruire la bretella.
Da qui la puntualizzazione della Coldiretti: «Il nostro impegno è sempre stato, come per le altre grandi opere a 360 gradi a tutela delle imprese, del territorio, delle produzioni, del cittadino - spiegano dall’associazione - e, quindi, con una visione di insieme che riguarda tutti gli aspetti propri legati alla realizzazione delle grandi opere». Gli oltre 20 milioni di euro, «importo attualizzato secondo le leggi e regole in uso» deriva «da una analisi attenta, puntuale, verificata e controllata - prosegue l’associazione dei coltivatori - svolta da professionisti incaricati da Coldiretti per tutelare le imprese agricole (oltre 100 fascicoli aziendali) a ottenere indennizzi equi e giusti. La Coldiretti auspica da sempre una sinergia anche nell’informazione verso tutti i soggetti interessati dall’opera progettata e da realizzare, soprattutto sulle cifre, per non ingenerare tensioni, dubbi, equivoci». Infine, la Coldiretti sottolinea che sta proseguendo il confronto con l’Anas e a breve, con Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna e piccoli Comuni. «Abbiamo in programma un nuovo incontro con i vertici dell’Anas - si chiude - per riproporre ed evidenziare le problematiche complessive che un’opera di tale portata inevitabilmente si porta appresso».
Intanto il sindaco di Tirano, Franco Spada, e l’assessore all’Istruzione e all’Agricoltura, Maurizio Mazza, si sono rivolti ai proprietari di fondi rustici ed ai loro conduttori con una lettera aperta.
In questa si precisa che la legge sugli espropri prevede una liquidazione destinata al puro proprietario, cui si somma la stessa liquidazione di pari importo se il proprietario risulta essere anche conduttore (e quindi produce dei beni agricoli su tale terreno). In alternativa se il proprietario e il conduttore sono due persone diverse, le due liquidazioni di pari importo saranno destinate separatamente ai due soggetti. Pertanto la lettera di Anas va mostrata anche all’affittuario. Altro accorgimento sottolineato è quello che dalla visura catastale la qualità colturale sia attualizzata, cioè che riporti il tipo di coltura effettivamente praticata onde evitare variazione del valore attribuito all’immobile. Ultimo consiglio: evidenziare eventuali discordanze riscontrate nella lettera, come cambio di proprietario, cambio di destinazione d’uso o di coltivazione del fondo, richieste particolari o difformità per poter definire al meglio il valore da attribuire al bene da espropriare.
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