Tangenti per la Tremezzina: la capofila del consorzio sta lavorando alla variante di Tirano

Tocca da vicino anche la Valtellina l’inchiesta della Procura di Milano che riguarda appalti per lavori stradali per circa 400 milioni di euro.

Lo diciamo subito: tra questi non dovrebbe esserci l’appalto per la realizzazione della tangenziale di Tirano, ma tra i soggetti coinvolti nell’indagine, anzi tra i protagonisti, c’è il Consorzio Stabile Sis, di cui è leader, con la quota del 50,90%, la società Inc Spa di Torino, aggiudicatrice dell’appalto per la strada valtellinese.

Il Consorzio Stabile Sis è certamente al centro di uno dei capitoli più importanti dell’inchiesta. Secondo gli investigatori della Procura ammonta a quasi 846mila euro la cifra della presunta tangente versata tra il 2018 e il 2021 a due dirigenti Anas, uno dei quali ancora manager della società che gestisce la rete stradale nazionale, dal società consortile per azioni, per l’appalto per i lavori sulla statale 340 Regina- variante Tremezzina.

E anche se l’appalto per la tangenziale di Tirano non dovrebbe essere coinvolto nell’inchiesta, lo è quindi l’impresa che, dopo diverse vicissitudini e ricorsi vinti, si è aggiudicata i lavori e che è la capogruppo della società consortile al centro della bufera. Ma i collegamenti con la Valtellina non finiscono qui.

C’è, infatti, un altro filo che unisce i lavori della variante della Tremezzina e quelli di realizzazione della tangenziale tiranese: ad aprile dell’anno scorso, infatti, era scoppiata la polemica per il cospicuo, a dir poco, conferimento del materiale di risulta della strada comasca in valle, da utilizzare come sottofondo per la tangenziale. I sedici viaggi giornalieri di altrettanti camion pieni di inerti hanno suscitato in provincia di Sondrio molto malcontento, anche perché le imprese valtellinesi non sanno più come “smaltire” gli inerti derivanti dai tanti cantieri aperti. Un via vai di mezzi pesanti che nei mesi è certo diminuito, ma mai terminato del tutto. Due mesi fa la questione è stata sollevata proprio in merito al cantiere della variante della Tremezzina: per lo smaltimento dei detriti in uscita al portale sud di Colonno contenenti idrocarburi naturali era stata adottata, come detto, una soluzione tampone, quella di conferirli nel cantiere di costruzione della nuova tangenziale, ma ultimamente Tirano aveva ridotto la capacità ricettiva, per cui si sottolineava la necessità da parte di Anas d trovare una soluzione alternativa, ovviamente non esente da nuovi costi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA