Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 04 Settembre 2015
Sul caso Valmadre, Trabucchi accusa:
«I vertici dell’Azienda devono andarsene»
«Quanto sostenuto dal direttore generale dell’Aovv - ha commentato Trabucchi - è totalmente falso e lede gravemente i diritti, la dignità e l’immagine professionale del medico»
I quattordici sindaci scesi in campo pro Giuseppe Valmadre ribadiscono la loro ferma richiesta di un incontro con il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna Maria Beatrice Stasi. Parlano di una vittoria parziale, stante le limitate presenze di sindaci all’incontro convocato da Aovv per discutere delle dimissioni del medico da responsabile della struttura semplice di oncologia dell’ospedale Morelli di Sondalo. Una riunione che ha visto la presenza di 17 su 78 sindaci della provincia; in molti hanno disertato seguendo l’indicazione formulata da Ezio Trabucchi, sindaco di Valdidentro, e dai sostenitori del reintegro del medico nel proprio ruolo.
«Quanto sostenuto dal direttore generale dell’Aovv - ha commentato ieri Trabucchi - è totalmente falso, infondato e lede gravemente i diritti, la dignità e l’immagine professionale del dottor Valmadre il quale, (lo dico da legale) al suo rientro dalle ferie, valuterà tutte le iniziative da assumere a sua tutela».
Stasi ha infatti annunciato la conferma delle valutazioni negative espresse da Alessandro Bertolini, quale responsabile dell’oncologia medica aziendale, circa l’operato del dottor Valmadre. Contro le valutazioni di Bertolini, Valmadre aveva presentato ricorso “respinto” da un collegio esterno all’Azienda. Il direttore ha anche annunciato un possibile bando per la copertura del posto vacante lasciato volontariamente da Valmadre: «Stasi deve andarsene. Solo lei – ha rimarcato con forza Trabucchi – è riuscita a creare un movimento di protesta e di indignazione senza precedenti in valle. Noi sindaci andremo avanti. Scenderemo ancora in piazza, se necessario, ed andremo a giorni in Regione, la quale ci ha promesso l’incontro».
Anche il comitato spontaneo di cittadini che, per giorni, ha tenuto alta l’attenzione sul caso con il gruppo facebook “Dott. Giuseppe Valmadre: rimani!” ha evidenziato, per bocca di Ruggero Guanella di Bormio, che «non chiediamo dimissioni, perché non spetta a noi. Non entriamo nel terreno minato della politica, perchè non è il nostro terreno. Lasciamo a chi di dovere il compito di andare a fondo sul significato politico e strategico di quanto accaduto. Noi chiediamo ad OVV di incontrare senza più alcun indugio e senza tergiversare ulteriormente, i nostri rappresentanti, i nostri quattordici sindaci.È una richiesta posta da 13mila persone».
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