Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 26 Luglio 2017
Strepitosa Pellegrini, oro mondiale e anche Livigno esulta
Per la terza volta è regina iridata di quei 200 stile di cui resta anche la primatista mondiale, vincendo una gara in cui voleva il podio ma certo non pensava di battere la locomotiva Katie Ledecky - Gli allenamenti nel Piccolo Tibet
Federica Pellegrini nella leggenda adesso è entrata davvero, lo ha fatto schiaffeggiando l’acqua di Budapest come solo i grandissimi possono: a 29 anni esce dalla piscina ungherese con un oro mondiale che va oltre e stordisce anche lei. Per la terza volta è regina iridata di quei 200 stile di cui resta anche la primatista mondiale, vincendo una gara in cui voleva il podio ma certo non pensava di battere la locomotiva Katie Ledecky. E invece l’americana campionessa olimpica finisce battuta, sotto i mulinelli dell’acqua sollevata dall’azzurra protagonista di una rimonta stellare nell’ultima vasca. Braccia e cuore oltre ogni limite, e quando l’1’54”73 la riporta ancora una volta sul tetto del mondo la gioia è senza fine. La Ledecky è dietro, lei abituata a dare mezza vasca a tutte, deve accontentarsi dell’argento e pure condiviso in 1’55” 8 con l’australiana Emma Mckeon.
«Sto provando emozioni fortissime - così Super Fede -. Non avrei mai immaginato di ricantare l’inno a un Mondiale. Mi era capitato quest’inverno al campionato iridato in vasca corta, quando credevo di non riuscire più a vincere la medaglia d’oro e invece ce l’ho fatta. È ricapitato qui, nella gara del mio cuore, a 29 anni e davanti ad un pubblico straordinario. Adesso che ho raggiunto il mio obiettivo voglio chiudere qui con i 200. Cambio percorso». Non è un addio al nuoto, la Fede nazionale ha più volte detto di voler prolungare la sua carriera fino a Tokyo 2020, ma si concentrerà su distanze più brevi.
Intanto a Livigno, sede dei suoi ultimi allenamenti in altura, scoppia la festa. Federica ha preparato nella località l’appuntamento iridato in Ungheria. Il Piccolo Tibet è anche suo perché fino al 2021 ha siglato un accordo che la lega a Livigno come testimonial. «Io qui mi trovo così bene che ci vivrei tutto l’anno - aveva detto nelle settimane scorse -, basterebbe ci fosse la vasca olimpionica da 50 metri, qui ci sono tutte le comodità , siamo vicini a casa, c’è il nostro cibo, ci sono bei negozi...». Il desiderio di Federica di avere a Livigno tutto quello che le serve per allenarsi al top diventerà presto realtà grazie all’impegno di Apt Livigno, del Comune di Livigno grazie al contributo di Coni e di Regione Lombardia: «Nel 2019 avremo la piscina olimpionica - svela il presidente di Apt Livigno, Luca Moretti -. Chissà, magari potremo intitolarla alla stessa Federica, abbiamo delle idee. Certamente lei e il suo allenatore Matteo Giunta ci daranno dei preziosi suggerimenti su come realizzarla».
Ci fosse già stata la vasca da 50 metri, la Pellegrini avrebbe potuto evitare di fare le valigie e partire col resto della Nazionale per due settimane di allenamenti a Sierra Nevada in Spagna, località che oltre all’altura ha pure la piscina olimpionica che Livigno sogna.
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