Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 31 Ottobre 2015
Strade alpine da sistemare
«Facciamo il consorzio»
Aprica, iniziativa di un imprenditore: «È il nostro biglietto da visita
L’Anas è latitante, bisogna insistere perché esegua i lavori di pulizia».
L’istituzione di un consorzio tra i Comuni di Aprica, Teglio, Villa di Tirano, Corteno Golgi ed Edolo per porre rimedio alla situazione di negligenza in cui versa la strada statale 39 del passo di Aprica, che parte a Tresenda di Teglio e finisce a Edolo (in provincia di Brescia). Il tutto in accordo con Anas (proprietario della strada): in Valle è diffusa l’opinione che sia maturato nei confronti dell’ente «un credito da incassare in termini di miglior manutenzione al manto stradale e di velocizzazione dei lavori».
È la proposta che Antonio Stefanini, gestore di un camping fra Aprica e Corteno Golgi, ha inviato ai sindaci dei cinque Comuni interessati. «La ss 39 passa su territorio di conclamata valenza turistica ed è anche di grande importanza per il nostro traffico turistico e per il transito del traffico turistico Nord Europa - Italia in generale - afferma Stefanini - La “nostra” statale rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per il copioso traffico turistico. Peccato che essa versi in un abbandono quasi totale lungo i cigli e le scarpate dell’intera arteria. Niente sfalcio periodico, niente pulizia e manutenzione delle cunette, niente verifica di funzionamento dei tombini. Lungo le strade secondarie, come quelle di Stazzona o Santa Cristina, gli enti invece trovano il modo di dare una ripulita».
Stefanini - che da alcuni anni di propria iniziativa ha sfalciato e ripulito dai rifiuti un tratto della ss 39 - cita anche l’incuria e la mancata pulizia dei corsi d’acqua e delle rive, sia laterali che di attraversamento della medesima arteria.
«Oggi assistiamo, per assurdo, alla presenza di costosissimi totem pubblicitari o cartelli che magnificano alcune delle nostre risorse, ma che sono attorniati da erbacce, sporcizia o discariche incontrollate - prosegue -. Le nostre valli alpine, come le nostre strade e i nostri corsi d’acqua, dovrebbero distinguersi visibilmente dalle informi e sconce periferie urbane o dalle terre di nessuno: altrimenti che gusto c’è a venirci? Basterebbe vedere come fanno in Svizzera e in Austria, guarda caso due Paesi alpini che con l’Italia condividono la maggior parte del meraviglioso arco alpino. Che noi invece trascuriamo, anche quando basterebbe poco per mantenere un po’ di decoro lì dove molta Europa ci sfila davanti e ci giudica».
Da qui la proposta dell’operatore turistico di istituire un ente che possa prendere mano la gestione della ss 39 a favore del turismo.
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