Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 27 Settembre 2015
Stop all’impianto alla Vallaccia
Mottolino accusa Progetto Livigno
Rocca punta il dito contro la Silvestri: «Non vuole il bene del paese e fa bloccare tutto». La replica: «Basta consumare nuovo territorio»
Il ricorso al Tar presentato da Legambiente Lombardia, che è stato accolto e ha portato alla sospensiva dei lavori di posa del nuovo impianto di risalita di Vallaccia, è l’ultimo fronte di una battaglia a colpi di carte bollate e tribunale in atto fra l’associazione ambientalista e la società degli impianti di risalita Mottolino.
Legambiente Lombardia ha puntato tutta l’attenzione sull’opera del Piccolo Tibet non casualmente, secondo l’amministratore delegato della Mottolino, Marco Rocca. Tanta determinazione da parte dell’associazione nel voler evitare la costruzione del nuovo impianto per il quale il Consiglio dei ministri aveva dato l’ok evidenziandone il valore sociale, ha una radice locale per il numero uno della società livignasca: «Non mi stupirei se Barbara Silvestri (attuale capogruppo del gruppo di minoranza “Progetto Livigno “ in consiglio comunale, da sempre contraria all’opera) avesse la tessera di Legambiente. Questi amministratori che vogliono bloccare le opere di espansione per il turismo di Livigno dietro lo scudo ambientalista, non vogliono certamente il bene del Comune di Livigno e mi riferisco anche all’evento di Red Bull dell’estate 2014 fatto annullare dopo la denuncia alla Forestale che ha sequestrato il campo gara per gli accertamenti».
La Silvestri non vuole passare per capro espiatorio, ma non rinnega i propri ideali e replica a Rocca: «Prendiamo atto che per l’ennesima volta, Mottolino, quando qualcosa gli va storto, ha una sola argomentazione, che è la sottoscritta. Tessera o non tessera (che personalmente non ho), certamente le richieste e le posizioni di Legambiente sono molto vicine alle opinioni e alla istanze di numerosissimi cittadini, operatori, sportivi, villeggianti di Livigno e Trepalle, che credono come noi, che lo sviluppo di Livigno oggi non debba passare necessariamente da ulteriore consumo di suolo, compromissioni dell’ambiente, nuove cementificazioni».
Silvestri ribadisce il proprio pensiero sulla realizzazione dell’impianto di Vallaccia che Rocca avrebbe voluto aprire per Natale, ma che l’alt dato da Legambiente secondo l’ad di Mottolino farà inevitabilmente slittare nell’offerta invernale 2015-2016. «Certamente a Trepalle serve un impianto nuovo, ma come sempre sostenuto, non è quello che vuole realizzare Rocca a rispondere all’interesse pubblico e della frazione. Il progresso oggi ci richiede qualità più che quantità, riqualificazione e innovazione del nostre strutture, offerte e servizi, nella direzione della sostenibilità ambientale del potenziamento delle nostre tipicità in tutti i campi. Questi sono aspetti verso cui sempre più si orienta la sensibilità e l’interesse del turismo moderno. Certo ci rammarica che il pronunciamento del Tar giunga a lavori avviati e auspichiamo che una volta per tutte si faccia verità e luce sugli iter e atti autorizzativi sui quali fin dall’inizio, insistono seri dubbi di legittimità».
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