Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 01 Ottobre 2015
Stop ai lavori in Vallaccia,
scontro in consiglio
Il primo faccia a faccia Il sindaco: «In paese ci chiediamo chi ha sollecitato Legambiente». La Silvestri: «Io non abbasso la testa»
La seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio è stata l’occasione del confronto fra la capogruppo di minoranza Barbara Silvestri e la maggioranza che nei giorni scorsi si erano “pizzicati” a distanza, sulla questione della sospensione dei lavori di posa dell’impianto di risalita della Vallaccia dopo il ricorso presentato da Legambiente Lombardia al Tar.
Visto che l’amministrazione comunale aveva auspicato l’apertura dell’impianto per l’inverno nonostante la decisione definitiva del Tar sia prevista per novembre, la minoranza ha protestato per tale comportamento: «Questa amministrazione non sa, come dovrebbe, mantenersi neutrale, sopra le parti e attendere con cautela le valutazione e gli esiti giudiziari» ha accusato in aula Silvestri.
«È un’accusa che respingo, l’amministrazione è neutrale - ha replicato il sindaco, Damiano Bormolini -. Dare il parere positivo da parte del Comune all’impianto di risalita è una scelta fatta in passato, nel 2009. L’amministrazione comunale pensa che gli impianti siano necessari per lo sviluppo del paese. Noi denunciamo il sistema Italia per il quale ci vogliono sette anni prima di poter realizzare un impianto di risalita. Legambiente non si è mossa subito, ma ha aspettato. Mi chiedo se sia stata qualcuno a sollecitarla».
Le spiegazioni del sindaco non ha convinto il capogruppo di Progetto Livigno: «Questa volta il sistema Italia aveva funzionato dicendo di no all’opera; sono stai poi i ricorsi della Mottolino a riaprire la vicenda». E proprio all’amministratore delegato della Mottolino, Marco Rocca che l’aveva chiamata in causa come responsabile dell’intervento di Legambiente, la Silvestri ha voluto rispondere pure dalla sala consiliare: «Sono indicata come causa dei problemi giudiziari della società e soggetto pericoloso che blocca tutto, è una grande falsità. La denigrazione personale di questi giorni ha l’evidente finalità di orientare le prossime elezioni amministrative, ma più di tutto evidenzia l’intolleranza e l’intimidazione verso chi osa avere ed esprimere opinioni e vedute diverse su scelte che riguardano il paese rispetto a Mottolino. Io non abbasso la testa, il paese è di tutti».
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