Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 03 Dicembre 2015
Stazione più funzionale per puntare sui turisti. Due milioni da investire
A Tirano presentato il progetto di ristrutturazione. Riunificati e armonizzati gli scali italiano e svizzero. Le fondazioni e la riscoperta della vocazione culturale.
Prende forma la nuova stazione di Tirano con l’apertura del rinnovato ufficio turistico, l’eliminazione delle barriere architettoniche e con il via ai lavori per l’ammodernamento dell’atrio.
Il progetto è stato presentato ieri e riguarda oltre due milioni di euro investiti sul primo biglietto da visita della città. In questa operazione di carattere infrastrutturale, di mobilità ma anche culturale e turistica, ha fatto da collante la Provincia, ieri rappresentata da Evaristo Pini.
«Parcheggi, servizi di accoglienza, pensilina con scivoli per anziani e disabili a collegare l’autostazione con la stazione ferroviaria, sembrano banali - ha detto -, ma non lo sono. Siamo riusciti a unire le due stazioni, italiana e svizzera, in modo più funzionale e decoroso». Il sindaco, Franco Spada, rendendo merito alla precedente amministrazione che aveva avviato le opere, ha puntalizzato la logica di «trasformare una stazione locale in un punto di accoglienza internazionale. Questo ha attirato anche investimenti privati che hanno intravisto la potenzialità dell’area. Più istituzioni si sono messe insieme per attuarlo, anche quelle svizzere con le quali occorre proseguire a lavorare».
Ha preso dunque la parola Sergio Schena, presidente della Fondazione di sviluppo locale. «Mi piace descrivere il Distretto culturale della Valtellina con la sua trasversalità dalla ricerca scientifica al marketing culturale, volto a destagionalizzare gli afflussi a favore di un turismo dolce, più legato alla cultura nel fondovalle - ha detto -. Tirano è riuscita a portare numeri importanti sul turismo religioso e culturale, potrebbe essere un modello per tutta la provincia». Marco Dell’Acqua, rappresentante della Provincia nella Commissione centrale di beneficenza di fondazione Cariplo. ha ricordato che Tirano è sempre stato un centro importante, un crocevia verso la Svizzera e il Trentino.
«Con gli anni è subentrata l’industria, oggi torniamo a questa vocazione grazie alle amministrazioni precedenti e all’attuale - ha aggiunto -. Fondazione Cariplo ci ha creduto e intende valorizzare le dimore storiche, la tradizione enogastronomica, l’importante collaborazione pubblica e privata anche con gli svizzeri».
Infine la parola è andata ai partner svizzeri: Walter Finkbohner, referente progetti Interreg Canton Grigioni, Nicola Passini, cancelliere del Comune di Poschiavo e Paolo Sterli, direttore regionale sud Ferrovia Retica.
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