Statale 39, 15 milioni per riqualificarla

Olimpiadi 2026. La variante alle gallerie di Tresenda è l’operazione più consistente tra quelle individuate dall’Anas. Il sindaco Corvi: «Con questi interventi per rendere più larghi i tratti si risolveranno gli annosi problemi di viabilità».

Le due gallerie a Tresenda sulla statale 39 del passo di Aprica non saranno allargate, ma sarà realizzato un nuovo tratto di strada per superarle. È questo l’intervento più grosso nel maxi progetto di riqualificazione della statale 39 (15 milioni di euro il costo preventivato) di cui si è discusso, in municipio ad Aprica, alla presenza del deputato Ugo Parolo,, Anas, Provincia di Sondrio, Comunità montana di Tirano, Comuni di Aprica, Corteno Golgi, Edolo, Teglio e Villa di Tirano.

«Il vertice segue al lavoro fatto in questi ultimi mesi, che ha portato Anas a impegnare risorse per la progettazione dei miglioramenti di tutto l’asse della statale 39 da Tresenda a Edolo spiega il sindaco di Aprica, Dario Corvi -. L’Anas ci ha ora presentato il primo report in cui sono stati individuati tutti i potenziali ambiti di intervento: si parla di 16 punti con caratteristiche diverse che vanno da una variante al semplice allargamento stradale». Due i punti definiti priorità, dove saranno messe sul piatto notevoli risorse: il pezzo da Tresenda a Motta nel territorio della provincia di Sondrio e un tratto da Edolo a Cortenedolo nella provincia di Brescia. A Tresenda, come noto, ci sono due strette gallerie una dietro l’altra, separate da un ponte. «L’allargamento delle gallerie risulta complesso vista la presenza anche del ponte, per cui si prevede di realizzare una variante, cioè un nuovo tratto di strada lungo circa 200 metri che parta prima della prima galleria e si innesti subito dopo la seconda - prosegue Corvi -. È la soluzione più semplice visto che peraltro si passerebbe solo su dei prati. Poi l’allargamento della carreggiata proseguirà fino a prima dell’abitato di Motta per superare il terzo collo di bottiglia costituito dall’arco sotto cui due auto non riescono a passare in contemporanea e che è molto basso per i tir, che rischiano di urtarlo. Da anni si parla di fantomatici vincoli di tipo militare per questo arco, ma pare che siano più leggende che altro. L’arco non è classificato come bene culturale e, anche se ci fosse un percorso militare, basterebbe sistemare il tratto e ripristinare un arco più alto. Il secondo punto rilevante si trova, invece, fra Edolo e Cortenedolo, dove è previsto l’allargamento della strada a valle, essendoci a monte le abitazioni».

Passando all’aspetto economico, la cifra ipotizzata è di 15 milioni di euro per i due grossi interventi e, con quello che resta, altri allargamenti minori sull’asse viario interprovinciale. Se, invece, si procedesse ad una riqualificazione integrale si potrebbe arrivare a 30 milioni di euro. Un sogno che si realizza per chi quotidianamente percorre la strada del passo, anche grazie alle Olimpiadi all’orizzonte.

«La statale 39 è l’unica alternativa, in caso di chiusura delle statali 38 o 36, per raggiungere la Valtellina - sostiene Corvi -. Se prima o durante le Olimpiadi dovesse succedere qualcosa sulle due statali, l’unica accessibilità sarebbe garantita dalla 39, dunque è fondamentale sistemarla e poi 15 milioni di euro su 1 un miliardo di euro di opere potenziali nel pacchetto per le Olimpiadi sarebbero una briciola, ma tali da garantire l’accessibilità alla Valtellina.

Nei prossimi mesi l’Anas effettuerà le indagini geologiche, poi si partirà con la progettazione preliminare che potrebbe essere pronta per l’estate».

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