Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 26 Luglio 2015
Spara al figlio tre colpi di pistola
Carlo Foietta, 21 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni a Sondalo dopo una violenta lite. Il padre, Roberto, arrestato poco dopo dai carabinieri ora è in carcere con la pesante accusa di tentato omicidio
Tentato omicidio di un figlio. Un’accusa pesantissima quella con cui è finito in carcere nella notte tra venerdì e ieri Roberto Foietta, classe ’58. Si è sfiorata la tragedia nella sua abitazione di Lovero l’altra sera: il 118 è stato allertato verso le 22,45 per una sparatoria. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, tra Roberto e il figlio Carlo, 21 anni, è scoppiata una lite, poi degenerata. Entrambi hanno riportato lesioni ma la peggio è toccata al ragazzo, contro il quale sono stati esplosi tre colpi di arma da fuoco con una pistola Beretta calibro 6,35 legalmente detenuta da Roberto Foietta.
La vittima, che ha riportato lesioni serie - ma fortunatamente non letali - a una gamba e all’addome, è stata trasportata presso l’ospedale di Sondalo dove è stata operata e si trova ora ricoverata in prognosi riservata. Il ragazzo non versa in pericolo di vita, ma certo se l’è vista brutta e al momento non è ancora chiaro cosa sia accaduto esattamente tra le mura dell’abitazione della località Növa.
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo e non è dato sapere al momento neppure chi abbia chiamato i soccorsi: se il ragazzo, il padre o qualcuno dei vicini che magari ha sentito i colpi di arma da fuoco. Di certo, anche se la zona è piuttosto isolata e c’è parecchia distanza tra una casa e l’altra, in molti hanno notato le auto dei carabinieri con i lampeggianti che in piena notte hanno bloccato la strada che porta all’abitazione del Foietta. Mentre il ragazzo veniva portato a sirene spiegate all’ospedale Morelli di Sondalo, i carabinieri della compagnia di Tirano, in collaborazione con quelli del Reparto operativo di Sondrio, hanno proceduto all’arresto del padre e al sequestro della pistola con la quale erano stati esplosi i tre colpi.
L’uomo si trova ora in carcere a Sondrio e domattina verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto.
In quella sede avrà dunque modo di spiegare - sempre che non si avvalga della facoltà di non rispondere - cos’è accaduto l’altra sera e cosa lo abbia spinto a sparare al figlio Carlo.
Grande sgomento ieri nel Tiranese, quando si è diffusa la notizia della lite degenerata in tentato omicidio.
«Solo poche ore prima degli spari Roberto era con me al bar ed era tranquillissimo - commenta un amico - non capisco cosa possa essere successo, perché si tratta di una persona squisita ed anche Carlo è un bravissimo ragazzo». Anche i vicini sono rimasti sbigottiti. «Tante volte vedevamo Carlo qui, a falciare l’erba fuori dalla casa del papà, e mai avremmo pensato potesse accadere qualcosa del genere. Sapevamo che Roberto aveva comprato una pistola dopo la serie di furti che si era registrata da queste parti, ma mai più avremmo immaginato potesse sparare al figlio».
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