Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 13 Dicembre 2015
Sorgente sulfurea in quota, la parola al Ministero
Il Comune ha avviato l’iter per farla riconoscere acqua termale «Una volta conclusi tutti i passaggi la sfrutteremo per usi terapeutici»
Il Comune di Livigno ha già avviato l’iter affinché il ministero della salute riconosca come termale l’acqua di zolfo trovata da due pastori in località Cunabela. « Il Comune seguirà la parte burocratica affinché siano effettuati tutti i passaggi che certifichino le qualità dell’acqua di zolfo presente nel nostro territorio- rivela il presidente di Apt Livigno, Luca Moretti-. Una volta riconosciuta come acqua termale la sfrutteremo per usi terapeutici e Aquagranda diventerà la Terme di Livigno e noi utilizzeremo l’acqua di zolfo per fini curativi».
“L’aqua de zolfi” come viene chiamata in dialetto livignasco sgorga in Val Viera, un litro e mezzo al minuto e questo lo sapevano tutti i livignaschi, ma è di questi giorni la scoperta dell’acqua solfurea “Clara “ dal cognome dei pastori ( Alessandro Claoti e Benedetto Raisoni che l’hanno scoperta) che sgorga un litro al minuto a Cunabela, sulla montagna Valandrea. I 525 mila litri annui che sgorgano a Cunabela aggiunti ai 788 mila litri di Viera indicano un potenziale enorme per Livigno.
«Adesso aspettiamo che si concluda l’iter burocratico che prevede la campionatura dell’acqua nelle quattro stagioni ed anche vari esami chimici- rivela Moretti-; una volta in possesso del riconoscimento di acqua termale il Comune provvederà ad incanalarla e raccoglierla e poi la utilizzeremo ad Aquagranda». L’acqua “Clara” puzza di uovo marcio, ma dopo due giorni che è in bottiglia perde l’odore ma non le proprietà e questo sarà un grande vantaggio rispetto alle acque di zolfo presenti sul mercato che un po’ di odore l’hanno.
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