Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 14 Novembre 2024
Sondalo, lutto per il funerale di don Gianni Sala Peup
Lutto cittadino a Sondalo e chiesa di San Francesco gremita per l’ultimo saluto, oggi pomeriggio, al parroco emerito, don Gianni Sala Peup che lo scorso 4 novembre aveva compiuto 90 anni, 37 dei quali, dal 1974 al 2011, passati alla guida delle parrocchie di Sondalo e Mondadizza.
Nativo di Grosotto, dove negli ultimi anni causa i problemi di salute, era ospite della casa di riposo, era sondalino di adozione. Alpini, Avis, banda musicale tutti col loro gonfalone a salutare il sacerdote che ha visto nascere, crescere e morite tanti sondalini. Ha celebrato il vicario episcopale della Valtellina e Valchiavenna, Monsignor Andrea Salandi.
«Come un fiore che muore genera un seme, anche la vita di don Gianni che continua nell’aldilà, genererà nuovi frutti». Fra gli altri erano presenti l’ex parroco di Sondalo don Giacomo Flini, l’ultimo vicario di don Gianni, don Michele Parolini ed sacerdote sondalino don Marco Zubiani. «Anch’io sono stato suo vicario nella precedente mia esperienza a Sondalo- ha detto l’attuale parroco, don Mario Bagiolo-. Posso dire che don Gianni ha veramente voluto bene a tutti i sondalini». Il vicario foraneo di Grosio e Sondalo, don Ilario Gaggini ha letto il testamento spirituale di don Gianni.
«Farei ancora il prete se dovessi rinascere- ha scritto don Gianni. Invito le famiglie ad avere più figli perché non è giusto che i bambini crescano solo con gli adulti». In fascia tricolore il primo cittadino, Ilaria Peraldini.«Ci ritroviamo uniti non solo nel dolore, ma anche nel profondo rispetto e nella gratitudine verso una persona che ha rappresentato molto più di un semplice pastore per la nostra comunità- afferma il sindaco-. Don Gianni non è stato solo un parroco; è stato un amico, un confidente, un esempio di fede e di servizio instancabile. La sua scomparsa assume un significato più profondo e lascia in tutti noi un’eredità di valori e di insegnamenti che resteranno impressi nei nostri cuori. Quando un parroco rimane per tanti anni in una comunità finisce per diventare padre, fratello, compagno di strada di tutti, una presenza fissa e rassicurante, soprattutto nel momento del bisogno, capace di ascoltare e consigliare. È stato anche un uomo di profonda cultura, che grazie alle sue ricerche e ai suoi scritti ha contribuito a promuovere la storia e la cultura del nostro Comune. La comunità insieme a lui ha condiviso momenti di gioia e di difficoltà, ci ha accompagnati nei momenti più significativi delle nostre vite, ascoltando le preoccupazioni e le speranze di ciascuno, offrendo sempre parole di conforto e preghiera, con il desiderio sincero di costruire una comunità più unita». Da ieri, per sempre, don Gianni è tornato nella sua amata Sondalo.
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