Smottamento a Valdidentro, chiusa la strada per la Val Viola

La portata è del tutto diversa, ma non solo Livigno è alle prese con distacchi di materiale dai versanti montuosi. Anche a Valdidentro, precisamente in località Campo, sulla strada per la Val Viola, nel primo pomeriggio di oggi si è dovuti intervenire per un distacco di discrete dimensioni verificatosi a monte della carrozzabile.Una strada di servizio agli alpeggi e ai rifugi della stupenda Val Viola, ma percorsa, in estate e ancor più in queste giornate di luglio in cui il meteo, a sprazzi, sembra dare anche un po’ di tregua, da un flusso incessante di escursionisti. Chi a piedi, chi in bicicletta, chi in auto o con mezzi fuoristrada per raggiungere i parcheggi più alti della Val Viola, in particolare il parcheggio quattro, meta di tutti coloro che vogliono trascorrere una o più giornate ai rifugi Federico e Val Viola o all’agriturismo Baita Caricc.

«Abbiamo effettuato un sopralluogo nel primo pomeriggio di oggi - dice il sindaco, Massimiliano Trabucchi - per verificare l’entità del distacco verificatosi a Campo per effetto del gran quantitativo di acqua scesa nei giorni e nelle settimane scorse. Il terreno è talmente impregnato d’acqua che rischia di smottare quando meno uno se l’aspetta. Non è una situazione allarmante, però abbiamo dovuto interdire il passaggio sulla carrozzabile ai non residenti ovvero a coloro che non posseggono baite, strutture ricettive o malghe in quota. Si può passare a piedi o in bicicletta, ma non con veicoli a meno che, appunto, non si sia residenti. Dopodiché, ci attiveremo subito per effettuare interventi di messa in sicurezza a livello dell’alveo del vicino torrente per cercare di contenere il fenomeno di erosione delle sponde e di infiltrazione delle acque. Interventi che richiederanno qualche giorno, ma credo due o tre al massimo, dopodiché penso che la situazione potrà tornare alla normalità. Faremo di tutto perché questo avvenga in fretta, dal momento che siamo consapevoli dell’importanza di questa strada a servizio della Val Viola e delle sue strutture ricettive. É una zona frequentatissima, circolano flussi enormi di persone e sarebbe un peccato frenare gli accessi proprio in questa fase, tanto più che l’estate è partita in modo complicato dal punto di vista turistico».

Con fiducia ad un ripristino del transito regolare quanto prima guardano anche i rifugisti, come i gerenti il “Val Viola” a 2314 metri di quota, raggiungibile, a strada interrotta, in quasi due ore a piedi anziché la canonica ora.

«C’è l’escursionista che arriva lo stesso, perché ama camminare, ma non tutti - dice la gerente il rifugio -, per cui speriamo che, come ci ha detto il sindaco, il problema possa essere contenuto quanto prima. Oggi (ieri, per chi legge, ndr), qualcuno è salito lo stesso, ma si tratta di piccoli numeri perché non poter accedere al parcheggio quattro è molto limitante».

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