Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 03 Giugno 2018
Si è spento Paolo, appassionato ciclista
Morto a cinque mesi dalla caduta
L’incidente a Vervio. Il cuoco grosino, di 52 anni, era rimasto incosciente dal 10 gennaio scorso. Negli ultimi due mesi era stato trasferito da Brescia al Morelli di Sondalo, dove è spirato ieri.
A cinque mesi dal terribile incidente ciclistico dal quale non si era più ripreso, si è spento ieri mattina, in un letto dell’ospedale Morelli di Sondalo, Paolo Caspani, cuoco di Grosio di 52 anni, compiuti proprio il 30 maggio. Da quel terribile 10 gennaio, quando cadde in bicicletta, si trovava in ospedale in gravissime condizioni. Per mesi è stato ricoverato al nosocomio di Brescia, dove era stato trasportato in tutta urgenza subito dopo l’incidente. Negli ultimi due mesi, invece, era stato trasferito al Morelli. Ma le sue condizioni non erano mai migliorate, vani anche tutti i messaggi di speranza che gli amici gli avevano subito scritto sulla sua pagina Facebook.
Grande appassionato da bici da corsa, Caspani, negli ultimi anni, quando aveva un po’ di tempo libero, lo passava in sella alla sua bici e aveva iniziato pure a disputare alcune gare, la cronometro delle mele a Grosotto, la classica Grosio-Eita e pure il trofeo Edil trasporti a cronometro a Bormio. Se la portava anche in Svizzera, pedalando nella pausa pomeridiana del lavoro. Utilizzava sempre il caschetto protettivo, che indossava anche il giorno della drammatica caduta. Approfittando di uno sprazzo di caldo sole, Caspani, nella tarda mattinata del 10 gennaio, era uscito in bicicletta da casa per fare un giro verso la Bassa Valle. Questa volta da solo e non in compagnia degli amici, come era successo tante volte. A Vervio, sulla strada provinciale, ha perso il controllo della bicicletta, cadendo pesantemente al suo e battendo la testa. Un violentissimo impatto con la faccia sull’asfalto. Immediatamente ha perso conoscenza e la scena che si è presentata al primo soccorritore, un automobilista che transitava in zona, è stata terribile, con il ferito col volto insanguinato a terra, esanime.
Immediatamente le condizioni di Caspani erano parse gravissime, consigliandone il ricovero in strutture specializzate a Brescia. Poi il trasferimento al Morelli a Sondalo, negli ultimi due mesi, sperando nel miracoloso risveglio che non c’è mai stato.
Nato nel 1966, Paolo Caspani era sposato e lascia oltre alla moglie anche due figli. Da molti anni lavorava in Svizzera come cuoco. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Morelli e la data dei funerali non è ancora stata fissata. Per Grosio è il secondo gravissimo lutto in pochi giorni dopo la morte, domenica scorsa in Eita, di Biagio Curti, pensionato di 68 anni, schiacciato dall’escavatore che stava guidando come volontario nella giornata di pulizia della montagna.
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