Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 22 Maggio 2017
Sbarre alzate, fermi per oltre un’ora
Ennesimo episodio a Tresenda, alla fine arriva un bus da Sondrio per portare i passeggeri a Tirano . L’amarezza di una viaggiatrice:«Che brutta figura per l’Italia, c’erano anche dei turisti tedeschi con enormi valigie»
Fermi per oltre un’ora in stazione a Tresenda, prima bloccati sul treno e poi, in piedi, sul piazzale in attesa di pullman sostitutivo. È il sabato pomeriggio trascorso da una cinquantina di viaggiatori che sono saliti sul treno in partenza da Milano alle 12,20 per raggiungere la Valtellina. Il convoglio sarebbe dovuto arrivare a Tirano alle 14,52. Invece alle 14,52 i viaggiatori erano ancora fermi alla stazione di Tresenda di Teglio. Il motivo? Sembrerà pazzesco, ma è sempre lo stesso: le sbarre del passaggio a livello inesorabilmente alzate.
Una viaggiatrice si sfoga: «Non è possibile - afferma -. Già settimana scorsa tornando in Valtellina c’erano stati problemi. Come si fa a muoversi in queste condizioni? Oggi (ieri per chi legge) siamo arrivati alla stazione di Tresenda e il treno si è fermato. Eravamo in attesa che riprendesse la corsa, quando, dopo un quarto d’ora che eravamo nello stesso punto, il personale ferroviario ci ha comunicato che le sbarre del passaggio a livello non scendevano e che, dunque, il treno non poteva procedere. Ci hanno detto che avremmo dovuto aspettare le forze di polizia, grazie al cui intervento avremmo potuto passare anche con le sbarre bloccate. Dopo un po’, invece, ci hanno fatto scendere dal treno». Il piazzale esterno della stazione di Tresenda si è riempito così di viaggiatori italiani e anche stranieri.
«C’erano dei turisti tedeschi con delle valigie enormi - prosegue la viaggiatrice -. Che bella immagine abbiamo dato dei trasporti italiani!». Alle persone è stato comunicato che sarebbe stato attivato un servizio di pullman sostitutivo. Per cui tutti hanno aspettato alle 16 quando il mezzo da Sondrio è arrivato e ha accompagnato i viaggiatori a Tirano. L’avventura è finita così. Almeno per questa volta...
Dal sito internet di Trenord, intanto, si apprende che ci sono state ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. I rallentamenti e i ritardi, a causa del guasto al passaggio a livello, sono stati di 40 minuti. Il treno che, da Tirano, sarebbe dovuto partire alle 15,08 per Milano è partito da Tresenda e non più da Tirano. Il treno delle 14,15 da Lecco per Sondrio, invece, ha viaggiato con 16 minuti di ritardo per le conseguenze di un guasto agli impianti che regolano la circolazione dei treni. E ancora il treno delle 13,20 da Milano centrale per Tirano ha viaggiato con altri 20 minuti di ritardo per un guasto agli impianti di circolazione stradale di Calolziocorte.
Soltanto venerdì scorso il senatore Jonny Crosio ha presentato un’interrogazione con cui chiede sicurezza sul trasporto ferroviario. Il riferimento va a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Sant’Agata di Gera Lario. «Il treno che è passato un’altra volta a sbarre alzate mettendo a rischio l’incolumità pedoni e automobilisti è l’apice di una situazione drammatica inaccettabile - ha accusato -. Abbiamo alzato la voce sui treni sporchi e in ritardo, ma qui è in gioco la sicurezza e non tollereremo un altro episodio quale quello che si è verificato a Sant’Agata. La gente ha paura a transitare nella zona, preferisce percorrere altre strade e allungare il tragitto piuttosto di rischiare di trovarsi un treno davanti».
E ancora a febbraio le sbarre erano rimaste alzate al passaggio del treno in località Trippi (Montagna in Valtellina) sollevando la presa di posizione del prefetto, Giuseppe Mario Scalia, che ha scritto a Rete ferroviaria italiana chiedendo urgenti interventi per annullare il potenziale pericolo che incombe per l’inefficienza delle sbarre. Dal canto suo Rfi ha annunciato, nell’ambito di un processo di ammodernamento tecnologico dell’infrastruttura, un piano di integrazione dei sistemi tecnologici ferroviari allo scopo di eliminare in maniera definitiva tali situazioni. A quanto pare, però, nulla è cambiato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA