Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 19 Dicembre 2015
Sanzioni per gasolio: Crosio e Del Barba
entrano in polemica
Botta e risposta: i senatore della Lega accusa il collega del Pd per un caso irrisolto, ma riceve la replica che rimanda alla giustizia.
Agli autotrasportatori arrivano altre cartelle esattoriali per il gasolio da Livigno e il senatore della Lega Jonny Crosio parte all’attacco contro il collega del Pd Mauro Del Barba, accusandolo di aver prodotto «solo vane parole», senza risolvere il problema.
«Era noto che le cartelle sarebbero state emesse, basta strumentalizzare le vicende degli autotrasportatori», la replica del senatore morbegnese.
Dopo polemiche e proteste dei mesi scorsi, il caso delle sanzioni sul pieno a Livigno e sulla regolarità dei serbatoio si è riaperto ieri con l’allarme lanciato da Crosio. «Altro che sonni tranquilli per tutti – afferma il senatore in una nota -, le cartelle esattoriali continuano ad arrivare agli autotrasportatori valtellinesi. Le multe, in certi casi per decine di migliaia di euro, mettono a rischio la sopravvivenza di molte aziende, ma nessuno se ne preoccupa, né il senatore Del Barba che li aveva rassicurati, né le associazioni di categoria».
Crosio non risparmia le critiche all’esponente del Partito democratico: «Del Barba aveva rassicurato tutti annunciando che la questione era stata risolta grazie al suo impegno, l’ennesima menzogna di un governo che si prodiga per salvare i banchieri ma non muove un dito per risolvere i problemi di onesti lavoratori. Del Barba arriva, fa qualche promessa generica e se ne ritorna a Roma a occuparsi del suo partito e del suo segretario, ignorando i bisogni della gente e del territorio».
Secondo Del Barba quella del senatore della Lega è «la solita speculazione» su una vicenda che segue un percorso ormai chiaro.
«Gli autotrasportatori e i loro legali – afferma il senatore del Pd - sanno bene quale percorso è stato individuato e che la soluzione non può più essere politica, ma giudiziaria. La decisione finale sui procedimenti avviati è in capo al giudice, che deve valutare ogni singolo caso e decidere in totale autonomia. Era noto che le cartelle arrivate in questi giorni sarebbero state emesse prima che i fatti contestati cadessero in prescrizione e non cambiano nulla sulla strategia concordata».
Con «il lavoro costante» condotto insieme al senatore Benedetto Della Vedova, afferma Del Barba, sono arrivate le note dell’Agenzia delle dogane «che hanno permesso alle difese di chiedere il riconoscimento della buonafede, cosa che i giudici di appello a Milano hanno infatti sentenziato in diversi casi», sottolinea. Per chiarire ancor meglio la questione, annuncia, verrà organizzato per gli autotrasportatori un incontro a Roma con «i massimi vertici dell’Agenzia».
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