
(Foto di Bormiphoto)
Salvini a Bormio, un bagno di folla
Il vice premier e ministro degli Interni in via Roma non ha mancato di salutare e concedersi per i selfie. Olimpiadi, viabilità, immigrazione, legittima difesa e sanità i temi su cui si è intrattenuto con i simpatizzanti.
Via Roma gli ha regalato il solito tributo di gente festante. Circa duecento persone hanno smesso di sciare prima della chiusura degli impianti, oppure hanno sospeso lo shopping nel cuore della Magnifica Terra, per stare vicino al vice primo ministro nell’informale incontro di ieri all’ora della merenda. Matteo Salvini, per la prima volta da ministro degli Interni e non da capo dell’opposizione, nella sua sesta edizione del Capodanno a Bormio toglie il tappo alla bottiglia di spumante, rigorosamente di un’azienda vitivinicola valtellinese, per il brindisi con la gente e soprattutto toglie il tappo di Tirano alla viabilità verso l’Alta Valle.
«Vogliamo che questa valle splendida che si chiama Valtellina sia raggiungibile da Milano non in cinque ore. Ho già notato miglioramenti salendo da Milano (il riferimento al nuovo tratto di Morbegno, ndr), ma continueremo a fare meglio perché questa bella vallata possa ospitare ancora più gente possibile e non solo migliorando la via di comunicazione da sotto (la 38) ma anche da sopra (il traforo del Mortirolo o dello Stelvio? L’incertezza resta, ndr)».
Spettatore nel parterre della pista Stelvio alle imprese di Dominik Paris, Salvini non ha dubbi: «Bormio ha dato una dimostrazione impeccabile di come si organizzano gli eventi e con le Olimpiadi di Veneto e Lombardia dimostreremo a tutto il mondo come si organizzano i grandi appuntamenti. Le Olimpiadi saranno una grande occasione per migliorare le strutture della Valtellina e come ho già avuto occasione di dire permetteranno anche il collegamento degli impianti sciistici».
Nel consueto appuntamento del primo dell’anno nella Magnifica Terra, il ministro ribadisce i concetti che aveva espresso anche in rete con un video messaggio augurale, con un riferimento alla lotta all’immigrazione clandestina e al blocco degli sbarchi: «Anche qui a Bormio c’era gente come nel resto d’Italia che faceva facili guadagni con gli sbarchi, ma abbiamo dimostra in pochi mesi con 100mila sbarchi in meno che in Italia si entra chiedendo permesso e dicendo grazie. Tutti i soldi che abbiamo risparmiato per i profughi li useremo per assumere 8mila agenti nelle nostre forze armate, sono orgoglioso oggi di indossare la giacca a vento del polizia».
È un tripudio per il Matteo nazionale anche quando tocca un altro tema tanto caro alla gente come la sicurezza personale: «A breve sarà legge la legittima difesa, avremo il diritto di poterci difendere nelle nostre case e di non di finire in tribunale per vari anni solo per esserci difesi. Stiamo facendo cose semplici e con successo e la sinistra non capisce come facciamo. Piano piano stiamo smantellando la legge Fornero che era assurda e non vi dico quanta gente di 62-63 anni mi avvicina e si complimenta per questa scelta. A voi dico solamente di starci vicino perché non ci fermerà nessuno, stiamo facendo tornare agli italiani l’orgoglio di essere italiani».
La sanità è sempre un grosso enigma per la nostra provincia ma Salvini, anche grazie alla presenza dell’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori e al deputato Ugo Parolo, dimostra di conoscere il problema: «È una questione che ho già sottoposto al governatore Fontana e della quale mi interesserò».
Il tempo vola. Sulla chiesetta di San Vitale l’oscurità permette di proiettare le stelle del cielo natalizio, ma la star è solo Matteo, che qualche metro più in là si concede per un’abbondante mezz’ora a fotografie e a strette di mano in mezzo a quel popolo che gli ha voluto dimostrare riconoscenza per questi sei mesi di governo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA