Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 13 Aprile 2016
Rezio Donchi lascia l’Accademia
«Sono stanco, giusto cambiare»
Dopo 14 anni alla guida del sodalizio legato al pizzocchero il presidente si fa da parte, in settimana il consiglio sceglierà l’erede.
Un lungo e caloroso applauso ha sancito lunedì sera al ristorante Bellavista di Teglio l’uscita di scena dopo 14 anni attivissimi dall’Accademia del pizzocchero di Teglio del suo ormai ex presidente Rezio Donchi.
Una testimonianza di affetto sincera – anche perché tutti hanno stima del galantuomo Rezio e ne apprezzano il valore – è quella che ha aperto la serata promossa dal sodalizio, che è servita per il rinnovo del consiglio di amministrazione e per tracciare il bilancio di questo fatto nell’ultimo anno.
Insieme a Donchi hanno lasciato il consiglio Antonio Tolomeo, “braccio” destro di Rezio e grande amico, nonché Flora Folli. Al loro posto sono entrati Beatrice Bettini, Fabio Cattania (assessore alla cultura del Comune di Teglio) e Flavio Bottoni (presidente della fondazione Fojanini).
Confermati gli altri consiglieri storici: Luciano Andreoli, Vera Antonioli, Pierangelo Leoni, Lorenza Maffescioni, Valentina Maestroni e Laura Valli. In settimana il consiglio si riunirà per nominare il nuovo presidente che, nella logica del sodalizio che conta 149 soci, potrebbe essere super partes. Un po’ com’era avvenuto il 31 luglio 2002.
«Mi ricordo che ero ai giardinetti con la mia nipotina e arrivò Giordano Bongiolatti per dirmi che stavano istituendo l’Accademia e che volevano me come presidente in quanto super partes – ricorda Rezio -. Accettai. Quando andai dal notaio c’erano venticinque persone e dissi: “Se qualcuno non farà le cose serie, io vado a casa”. Non è mai accaduto».
«Oggi lascio perché sono stanco ed è giusto un ricambio - ha proseguito -. Ringrazio tutti quanti mi sono stati vicini amici, soci, sponsor, istituzioni e in particolare Gianfranco Avella. Grazie al prefetto e al questore che in questa occasione mi hanno onorato della loro presenza».
Ma il consiglio non intende dimenticare Rezio e il suo impegno impareggiabile – nell’organizzazione quando Donchi fissava un impegno o appuntamento per le 11, tale doveva essere sempre –, tanto che già è stata formulata la proposta che diventi presidente onorario.
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