Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 14 Gennaio 2019
Raffica di interventi in pista: in un mese sono stati 564
Forze dell’ordine e Areu si trovano a dover gestire numerose emergenze nelle località turistiche.
Anche nella giornata di ieri non sono mancati i soccorsi sulle piste da sci. Fortunatamente si è trattato di interventi per ferite non gravi e quasi tutte si sono risolte con un codice verde. Certo è che la centrale operativa di Areu ha dovuto affrontare un’altra domenica di fuoco. E lo stesso discorso vale per gli “angeli della neve”, ovvero per gli agenti in servizio sulle piste da sci.
Piste affrontate senza il necessario grado di preparazione anche da parte di bambini non affidati dai genitori ai maestri di sci, cadute dovute a manovre spericolate, scontri fra sciatori per condotte vietate anche dalla segnaletica proprio come avviene sulle strade, eccessiva velocità e malori dovuti al freddo pungente che colpisce di più quando si inforcano gli sci dopo aver mangiato troppo a casa o nei rifugi alpini con magari eccessive bevute.
Sono tante le cause degli incidenti sulla neve e, nel monitoraggio tenuto dalla questura di Sondrio guidata da Gerardo Acquaviva, reso noto dall’ufficio Squadra Volante a cui appartengono i 17 poliziotti-sciatori in servizio tutti i giorni dalle 9 alle 17 nei comprensori sciistici di Aprica, Bormio, Chiesa in Valmalenco, Livigno e Madesimo, emergono dati allarmanti. Dal 6 dicembre al 6 gennaio gli agenti, in servizio almeno tre per turno, con dotazione di casco, toboga e motoslitta per garantire i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale di Areu 118, hanno effettuato 564 interventi.
Ecco la suddivisione per tipologia di incidente: 427 soccorsi per cadute in pista, 106 per scontri fra sciatori, 24 per malori e 7, infine, per turisti che con gli sci sono finiti contro una pianta o un pilone o un supporto degli impianti di risalita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA