Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 22 Novembre 2015
Profughi a Bormio, il futuro resta incerto
Il sindaco Occhi e il prefetto Casabona a colloquio per capire cosa potrebbe accadere ai migranti. Sull’ipotesi di trasferimento dall’albergo Stella ad altra struttura fondamentale sarà il rispetto della sicurezza.
Rimane ancora incerto il futuro della cinquantina di migranti ospitati a Bormio nell’albergo Stella, struttura che si trova nella centralissima via Roma.
Venerdì in Prefettura a Sondrio il sindaco di Bormio Giuseppe Occhi e il Prefetto Carmelo Casabona, in un discorso tanto franco quanto preciso, hanno delineato i possibili passaggi da effettuare qualora l’ipotesi del trasferimento dei migranti nell’ex albergo Aurora (attualmente struttura priva di titoli abitativi per lo svolgimento di attività ricettive) diventi realtà.
Per ora nessuna nota ufficiale è prevenuta in Prefettura da parte di Carlo Montini, gestore dell’albergo Stella, ma a voce è stato ipotizzato un trasferimento.
«Abbiamo concordato con il prefetto – ha commentato il sindaco Occhi ieri al termine del faccia a faccia – sulla necessità di avere delle garanzie qualora questo trasferimento diventi attuale. Fondamentale verificare il rispetto delle norme di sicurezza prima di alloggiare delle persone». D’obbligo però capire con chiarezza le intenzioni di Montini, così come dei proprietari dell’albergo Stella, dal momento che il contratto in essere scadrà il 31 dicembre.
Anche la proprietà, che fa capo alla famiglia Canclini, ieri ha confermato di essere in trattative con Montini per un eventuale rinnovo, di non aver ancora definito il prosieguo del contratto e di dover verificare alcuni passaggi prima della decisione definitiva.
Si sta trattando, però, per definire il futuro della struttura che i proprietari non vorrebbero comunque veder abbandonata a se stessa. Anche l’amministrazione comunale della Magnifica terra attende la chiusura di questa questione prima di preoccuparsi dell’eventuale futura location, quella dell’ex albergo Aurora.
«Un’altra preoccupazione – ha commentato Occhi – è quella di occupare questi ragazzi che sono anche volonterosi. Nei giorni scorsi tanti privati li avrebbero impiegati volentieri a ripulire i loro giardini, ma questo per legge per ora non è possibile. Possono solo svolgere lavori socialmente utili per conto del Comune. Sembra che qualcosa nella normativa si stia sbloccando, ma dobbiamo ancora effettuare delle verifiche approfondite».
«È vero che formalmente, ad oggi – ha commentato Montini – risulto gestore della struttura fino a fine anno, ma sono già impegnato nel rinnovo. Quelle che sono in giro in questi giorni sono solo voci malevole e tendenziose. Non c’è nulla di che preoccuparsi. Chi mi affitta l’immobile ha tutto l’interesse e la convenienza a tenermi lì».
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