Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 29 Marzo 2018
Pozza di Leonardo. In due giorni diventa
un’attrazione virale
Valdidentro, i siti di Repubblica e Corriere on line hanno postato un video che ha ottenuto 100mila visualizzazioni.
In tutto il Bormiese non c’è una sola persona che, almeno una volta, non sia stata a bagnarsi alla Pozza di Leonardo. Eppure ha destato molta meraviglia la inaspettata notorietà che da qualche giorno si è scatenata attorno a quei laghetti naturali che raccolgono l’acqua termale non sfruttata dai Bagni prima che essa confluisca nell’Adda. Merito della réclame si deve a un video che, in poche ore, è diventato talmente virale da guadagnarsi uno spazio sulle home page dei maggiori quotidiani nazionali (dal Corriere a Repubblica). Il filmato, girato da Federico Sambruni e Marco Capedri, due videomaker non nuovi ai grandi numeri della rete (l’anno scorso erano riusciti a portare frotte di visitatori in Valle Verzasca, nel Canton Ticino, grazie a un video dal titolo “Le Maldive a un’ora da Milano” che superò i tre milioni di visualizzazioni su Facebook), ha fatto registrare più di 100mila visitatori in due sole giornate. Si intitola “Le terme gratis di Milano” e invita a tuffarsi appunto nella nostra Pozza, godendo delle acque caldissime e dell’austera bellezza delle montagne circostanti.
I due “registi” dicono d’aver scoperto per caso questo luogo incantato, a soli “due passi da Milano”, e lo definiscono “migliore delle terme a pagamento”. “Quando si dice la scoperta dell’acqua calda…” ha postato ironicamente, come commento, qualche locale. I due videomaker infatti non sono certo i primi a lasciarsi affascinare dalle acque della Reit. Un certo Leonardo da Vinci, passando di lì al seguito di Ludovico Il Moro, ne lasciò secoli fa un’ammirata descrizione nel Codice Atlantico. Certo il giudizio del genio non ha fatto follower. Chissà invece se ora, grazie a facebook, accanto ai giovani locali – da sempre i più fedeli frequentatori della Pozza per via dell’accesso gratis e della libertà che il luogo concede – si vedranno in ammollo anche schiere di turisti. Il posto, per quanto non segnalato e nascosto tra le rocce, è, per altro, molto facile da raggiungere: basta lasciare l’auto alle porte di Premadio e percorrere a piedi poche centinaia di metri per trovare l’acqua calda. Una volta lì ci si immerge in laghetti costruiti sasso dopo sasso dai bagnanti.
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