Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 28 Gennaio 2021
Positivo, lascia St.Moritz
e va in treno fino a Como
Denunciato cameriere
Aveva contratto la variante inglese del Covid: partito da St.Moritz è andato in treno fino a Tirano e poi da qui a Monza. A casa ha trovato i carabinieri
Aveva finito il suo contratto stagionale in un albergo di lusso di Saint Moritz, eppure non poteva tornare a casa perché risultato positivo al Covid.
Pur sapendolo, e nonostante l’obbligo di non uscire di casa imposto dalle autorità svizzere, ha deciso che non fosse un problema mettere a rischio la salute di altre persone, e così ha fatto le valigia, ha cambiato tre treni e utilizzato un taxi pur di raggiungere la sua casa in zona via per Torno.
Protagonista di un viaggio che, potenzialmente, potrebbe aver creato i presupposti per il contagio di ignari passeggeri, un trentenne cameriere formalmente residente fuori provincia, ma di fatto domiciliato nel Comasco dove ha un contratto di lavoro per la stagione estiva con un importate hotel.
La denuncia
Il trentenne è stato denunciato a piede libero dai carabinieri di Pognana Lario e della compagnia di Como con l’accusa di mancato rispetto delle misure di contenimento di un virus (reato che prevede l’arresto fino a sei mesi).
L’operazione dei carabinieri era partita nel pomeriggio di martedì, quando al centro di cooperazione doganale di Chiasso la polizia svizzera ha segnalato la “fuga” dall’obbligo di quarantena per un cittadino italiano. L’uomo aveva contratto il virus mentre lavorava in uno degli alberghi della zona di Saint Moritz dove la variante inglese del Covid ha causato il focolaio, che ha obbligato le autorità svizzere a sigillare alcuni hotel.
La caccia al fuggitivo
La denuncia della polizia elvetica è arrivata mentre il trentenne cameriere era ancora in viaggio. Uscito dall’albergo valigie in mano (e in tasca la documentazione che attestava la sua positività al coronavirus) ha raggiunto la stazione ed è salito sul trenino per Tirano. Da qui ha preso un altro convoglio per Monza e quindi ha nuovamente cambiato treno alla volta di Como. Nel frattempo è pure salito a bordo di un taxi, ovviamente senza informare l’autista.
Lungo lavoro
I carabinieri - che hanno lavorato ore per identificare la meta finale, in quanto l’uomo non è residente formalmente nella zona di Como - hanno bussato a casa sua che ancora doveva disfare la valigie. Assieme al personale sanitario, i militari si sono fatti consegnare tutta la documentazione medica data dagli svizzeri, si sono fatti ricostruire il viaggio fatto per poter rientrare in casa e infine lo hanno denunciato a piede libero per non aver osservato le disposizioni dell’autorità prese per contenere la diffusione di un virus.
Peraltro ciò che preoccupa maggiormente è che, come detto, il trentenne cameriere con casa nel Comasco è risultato positivo alla cosiddetta variante inglese del Covid, variante che - com’è noto - è risultata particolarmente contagiosa e, per questo, ancora più aggressiva del già contagioso virus conosciuto nella sua composizione originaria. Lui ha cercato di giustificarsi per quel suo folle viaggio sostenendo che a St. Moritz, di fatto, non aveva un vero e proprio posto dove stare. E così ha deciso fosse ora di tornare a casa. Dove ad attenderlo ha trovato i carabinieri.
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