Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 15 Marzo 2018
Pericolo valanghe, Livigno corre ai ripari
La caduta di cumuli di neve lungo tre pendii paralleli in località Campaciol fa alzare la guardia. Ordinanza per chiudere la ciclopedonale, sospese le attività sportive in zona, mentre altra neve è in arrivo.
Tre valanghe lungo tre pendii paralleli si sono staccate martedì mattina verso mezzogiorno in località Campaciol a Livigno, la zona verso la Forcola. Fortunatamente non c’erano sci alpinisti in quella zona, fra l’altro vietata al freeride. Il distacco, avvenuto per motivi naturali in un’area dove ci sono grossi lastroni di neve in balia del vento e delle alte temperature, è stato filmato da un livignasco che si trovava in zona e una volta postato nella rete, il video è diventato virale.
Dopo il distacco il Comune di Livigno è corso ai ripari e constatato il pericolo 3 marcato di distacco valanghe segnalato dal bollettino niveometeo, ha emesso un’ordinanza di chiusura della ciclopedonale nella zona della Forcola dove sono scese le valanghe che hanno terminato la loro corsa in fondo al bosco senza riuscire a raggiungere la strada statale, senza dimenticare la parte opposta dell’abitato, la zona lago Val Viera, anch’essa soggetta a distacchi in questo periodo dell’anno.
«Siamo tranquilli, ma è giusto non sottovalutare i rischi della natura, è opportuno adottare tutte le misure di sicurezza - afferma il sindaco di Livigno, Damiano Bormolini -. Oggi è prevista una nevicata, quindi siamo all’erta. Toccando ferro, finora il comportamento degli sciatori è stato rispettoso dei limiti imposti. Certo, le valanghe di martedì non erano state previste».
È stata così decisa la chiusura con divieto di transito e la sospensione di tutte le attività sportive nella zona adibita a pista ciclopedonale della via dali Reza nel tratto compreso tra il Ponte Lungo e l’Alpe Campaccio; via Val Viera “deposito- magazzino Fratelli Gemelli”, via Stebline e pista ciclabile-pedonale da Ponte Lungo-Campacciol ad Alpe Campaccio; località All “zona deposito artigianale Cusin Edil”.
È questa l’area considerata «di maggior pericolo - si legge nell’ordinanza -, in quanto le ultime precipitazioni e l’attività eolica in quota continua a incrementare lastroni di neoformazione, sovraccaricandoli e mantenedoli instabili, che potrebbero causare valanghe anche spontanee». Sanzioni per chi sgarra da 100 a 1000 euro.
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