Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 13 Ottobre 2015
«Pepe ucciso per errore»
L’autocritica dei cacciatori
Livigno, parla Massimo Silvestri,voce autorevole tra le doppiette
Cacciatori nel mirino a Livigno dopo l’uccisione con una fucilata di un cane di razza beagle, Pepe, di 4 anni. È successo giovedì mattina lungo il sentiero che dal rifugio Alpisella conduce verso il Crap de la Paré quando il cane si era allontanato dalla sua padrona entrando nel bosco vicino, probabilmente per avere fiutato della selvaggina.
«Capisco il dolore dei proprietari»
L’autocritica giunge anche dall’interno dei cacciatori di Livigno con l’autorevole voce di Massimo Silvestri, che fa parte del Comprensorio Alpino Altavalle e che per una quindicina di anni è stato il coordinatore dei cacciatori livignaschi: «Visto che la brutale uccisione del cagnolino è avvenuta in un giorno di caccia, è difficile pensare che nel bosco ci fosse qualcun altro col fucile che non fosse un cacciatore - è l’amara constatazione -. Senza dubbio chi va a caccia con etica venatoria e professionalità non avrebbe mai compiuto un gesto simile. Un vero cacciatore non l’avrebbe mai fatto. Anch’io posseggo un cane e quindi capisco cosa stanno provando i proprietari dell’animale, ai quali mostro il mio grande dispiacere per l’accaduto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA