Due pecore sono state sbranate all’interno del recinto nel quale pascolavano a Fusino a 1200 metri di quota, all’imbocco della Valgrosina. Il ritrovamento è stato fatto dal proprietario mercoledì mattina, primo maggio. Altre due sono rimaste illese, riuscendo a darsi alla fuga, ma ora terrorizzate non ne vogliono più sapere di restare nel recinto e quindi al proprietario non è rimasto che riportarle a Grosio dove erano rifugiate fino ad una quindicina di giorni fa.
Ma chi è stato a sbranare le due pecore? Il lupo o qualche cane randagio? Mercoledì sul posto c’è stata la ricognizione di un agente della Polizia Provinciale ma nulla trapela. Solo pochi giorni fa il Parco Nazionale dello Stelvio aveva reso noto il monitoraggio del lupo nel mese di aprile. Segni di presenza sono stati segnalati a Santa Caterina Valfurva, nella zona della cresta della Reit ed in zona Fumero alle porte della Val di Rezzalo. Il branco del Tonale è composto da tre adulti e da due cuccioli di un anno. La riproduzione di una coppia di lupi è stata confermata nel territorio del Canton Grigioni in Svizzera.
Secondo le informazioni diramate dagli esperti del Parco Nazionale dello Stelvio il branco del Fuorn potrebbe comprendere la zona delle valli di Cancano. Da aprile dello scorso anno sono presenti due esemplari nell’area che si estende dal Valfurva, la Val di Rezzalo e la cresta del Reit. Ma è bene ribadirlo al momento non ci sono comunicazioni ufficiali che le pecore predate a Fusino siano vittime del lupo.
Con insistenza sui social rimbalza la voce della presenza nella zona di Fusino di cani di grossa taglia che si sarebbero allontanati dalla loro dimora, ma ciò non significa che siano stati loro gli autori della razzia. Pur essendo ancora chiuse le strade che portano in Malghera ed in Eita coloro che sono particolarmente affezionati alla Valgrosina si sono già prodotti in escursioni a piedi. Dopo il raid di Fusino ora serpeggia un po’ di preoccupazione anche fra la gente.
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