Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 20 Novembre 2015
Parco dello Stelvio, salvi i dipendenti: «Ora gestione al via»
Emendamento a firma del valtellinese Crosio. Parolo: «La Regione raccoglie la sfida della governance». La suddivisione in tre settori non piace agli ambientalisti.
Sono salvi i dipendenti del Parco nazionale dello Stelvio: la commissione bilancio del Senato ha approvato l’emendamento a firma dei senatori leghisti Jonny Crosio e Silvana Comaroli e fatto proprio dai relatori del provvedimento della legge di stabilità. Consente una risoluzione al tema del personale in servizio all’ex consorzio Parco nazionale dello Stelvio.
Un percorso difficile e tortuoso seguito dal sottosegretario di Regione Lombardia Ugo Parolo. «Questo emendamento - ha commentato ieri - è frutto di un importante lavoro di squadra, tra Regione Lombardia, che ne aveva già annunciato il testo in commissione consiliare, e i senatori della nostra regione. Il proficuo confronto con il Governo, in particolare con il sottosegretario al governo Gianclaudio Bressa - ha specificato - e il supporto dei senatori delle Province autonome di Trento e di Bolzano, fra tutti il senatore Karl Zeller, ha dimostrato che, quando i territori fanno squadra, riescono a risolvere i problemi e a portare soluzioni condivise: desidero ringraziare tutti coloro, che, a vario titolo, hanno contribuito a raggiungere questo risultato». Grande, infatti, era l’incertezza sul futuro lavorativo di alcuni dipendenti a causa della riorganizzazione del Parco, ora suddiviso in tre settori, e per questioni burocratiche pendenti da anni.
Ora la Regione si dice pronta ad accettare la sfida della gestione. «L’obiettivo raggiunto, che ci si augura sia confermato nei successivi passaggi parlamentari, consente, così, di salvaguardare i dipendenti del Parco - ha aggiunto Parolo -. Ora è più vicina la completa attuazione dell’accordo con le Province autonome di Trento e di Bolzano per il trasferimento delle funzioni per la gestione della parte lombarda del Parco dello Stelvio. La Lombardia, pur nelle difficoltà che comporta il fatto di essere una Regione a statuto ordinario, approverà in tempi celeri la legge regionale attuativa accettando così la sfida di gestire direttamente il Parco dello Stelvio e assumendo la stessa autonomia al pari delle confinanti province autonome di Trento e di Bolzano».
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