Parco dello Stelvio, la lupa “alfa” è morta

Parco dello Stelvio

É stata la prima a scegliere la zona del Tonale per stabilirsi e per “mettere su casa”, la femmina alfa del branco del Tonale che oggi conta sette esemplari attentamente monitorati dagli operatori e ricercatori del Parco dello Stelvio. Ma, poche settimane fa, è giunta dai medesimi la notizia che non c’è più. L’ultima volta che è stata ripresa con la fototrappola, e la si vede distintamente in questa foto, era la fine dell’agosto scorso ed era da sola, lontana dalla zona del rendez vous dove sostavano i suoi cuccioli. E da allora è uscita dai radar, per cui, dopo cinque mesi, gli operatori del Parco si sono persuasi che sia morta.

«É il ciclo della vita di un lupo - dicono - . Qualcuno tirerà un sospiro di sollievo perché i suoi figli, nati dal 2019 al 2023, hanno creato branchi, probabilmente almeno quattro. Qualcuno ne sarà rattristato, abituato ormai a leggere gli aggiornamenti del branco sui social. Noi, ormai, eravamo abituati alla presenza di questa lupa, riconoscibile per via del suo occhio cieco».

Era sempre lei, davanti, a guidare il branco, ed era in testa anche ai video di inseguimento delle prede, distinguibilissima proprio per via del fatto che aveva perso un occhio.

«Probabile si è appartata ed è andata a morire - dice Franco Claretti, direttore del Parco nazionale dello Stelvio -, e un’altra femmina avrà preso il suo posto. Sono animali che, in natura, vivono al massimo 6-7 anni anche perché la loro esistenza è un percorso ad ostacoli. Diverso sarebbe se fossero in cattività, ma in natura, è molto dura».

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