Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 30 Luglio 2018
Palazzo Besta a Teglio, un’ora per fuggire
Già esaurite le iscrizioni alla prossima serata del gioco che sta avendo un successo oltre le previsioni. Escape Room, ideato dagli studenti dello scientifico Donegani, propone di trovare la via d’uscita risolvendo enigmi.
Andare alla ricerca di pergamene rigorosamente scritte in latino, date da cercare per aprire lucchetti che chiudono scrigni con all’interno chiavi di alcune stanze, indizi sonori con voce alterata. Una lotta contro il tempo per riuscire a scappare dal palazzo prima che le porte si chiudano inesorabilmente. È il gioco - che contiene in sé, bene precisarlo, elementi culturali - che è andato in scena a palazzo Besta di Teglio, registrando il tutto esaurito quanto a iscrizioni di partecipanti. “Sessanta minuti di tempo, 3 percorsi diversi, 1 sola via di fuga - Riuscirete a fuggire?” questo il titolo dell’avvincente Escape room. Chiusi all’interno di palazzo Besta i gruppi hanno dovuto risolvere degli enigmi per riuscire ad uscire.
«L’iniziativa è stata ideata dagli studenti dell’alternanza scuola-lavoro del liceo scientifico Donegani di Sondrio - spiega la direttrice di palazzo Besta, Flora Berizzi, museo statale gestito da Polo museale regionale della Lombardia -. L’anno scorso, quando era partita l’esperienza dell’alternanza, avevo manifestato ai ragazzi il desiderio di organizzare qualche iniziativa che potesse avvicinare al museo gli adolescenti e i giovani che sono la fascia d’età che, più faticosamente, riusciamo ad attrarre». Ecco che è nato Escape room, un gioco di logica nel quale i concorrenti, una volta rinchiusi in una stanza allestita a tema, devono cercare una via d’uscita utilizzando ogni elemento della struttura e risolvendo codici, enigmi, rompicapo e indovinelli. L’obiettivo dell’avventura è quello di stimolare la mente, l’intuito, la logica e, non da ultimo, il team building: la collaborazione tra tutti i partecipanti è un fattore indispensabile per risolvere gli enigmi e completare con successo il gioco.
«La formula del gioco con fuga dal vivo è già praticato da altre parti, ma i ragazzi lo hanno applicato a palazzo Besta ideandolo dall’inizio alla fine - prosegue Berizzi -. Il Polo museale li ha supportati con la disponibilità economica e il personale del palazzo ha aderito con grande entusiasmo. Durante l’estate abbiamo programma quattro serate di cui tre si sono già svolte con il gran pienone Anche per la quarta serata, che sarà il 17 agosto, le prenotazioni sono già esaurite. Abbiamo raccolto il doppio delle richieste per i posti disponibili». Naturalmente, trattandosi di un bene storico e artistico di un certo rilievo, il numero delle persone che possono entrare è limitato, per cui sono state organizzate due sessioni per serata, ogni sessione ha previsto tre gruppi di otto persone, con percorsi diversi. «Ritengo che la proposta sia stata un grande successo perché ha raggiunto lo scopo di avvicinare i giovani al palazzo - sempre Berizzi -. La fascia d’età più numerosa, infatti, è quella dai 18 ai 25 anni, per cui abbiamo centrato l’obiettivo. Stiamo parlando di un gioco, ma lungimirante perché la nostra missione è culturale e quanto avvenuto a palazzo ha avuto anche questo fine. All’ingresso, prima del gioco, c’è stata infatti un’illustrazione della storia del palazzo e della famiglia Besta, quindi è partito il gioco al buio con i parametri della sicurezza rispettati. L’esperienza è stata positiva e, vista la grande richiesta, ci piacerebbe ripeterla in futuro».
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