Olimpiadi Milano-Cortina, ipotesi bus al Munt La Schera per raggiungere Livigno

È la misura che stanno valutando nel Cantone Grigioni per arginare i previsti 3mila passaggi al giorno Si sta pensando di creare dei parcheggi in zona passo del Forno dai quali prendere i mezzi pubblici verso l’Italia

Livigno

Dopo aver già chiaramente negato una possibile estensione dell’apertura del passo della Forcola durante il periodo delle Olimpiadi invernali del prossimo anno, il Cantone dei Grigioni torna a porre l’attenzione sulla viabilità da e per Livigno, che sarà sede delle gare di freestyle e snowboard, durante le quali saranno assegnate ben 26 medaglie. E questa volta lo fa guardando alla strada del passo del Forno, che tra Zernez e la Val Monastero conduce verso il tunnel Munt La Schera.

Una delle tre vie d’accesso a Livigno oltre alla Forcola e al passo del Foscagno, che è la sola in territorio italiano.

I Grigioni in allarme

Sollecitato dalla rete radiofonica per la Svizzera tedesca, l’ingegnere cantonale Reto Knuchel dell’Ufficio tecnico dei Grigioni si è detto preoccupato per l’aumento del traffico che si registrerà durante il periodo dei Giochi invernali. «In media - ha affermato - sono attese circa diecimila persone per ogni giornata di gare e noi prevediamo che il 20-30% transiti dai Grigioni». Ovvero tra le duemila e le tremila persone che si troverebbero ad attraversare una galleria lunga 3 chilometri, aperta a senso unico alternato e regolata da impianto semaforico, dove si creerebbero inevitabili ingorghi e code. Motivo per il quale, secondo Knuchel, incaricato dal Cantone dei Grigioni di occuparsi anche del tema traffico legato alle Olimpiadi, l’unica soluzione è quella di affidarsi ai trasporti pubblici.

Parcheggi e bus

«Ci sarà un sistema di park and ride a nord e a sud del passo del Forno», ha affermato l’ingegnere cantonale, riferendo che a Zernez e in Val Monastero ci saranno posteggi per le auto e da lì si potrà poi raggiungere Livigno con degli autobus. Non è però stato chiarito se questa sarà una possibilità o un obbligo, ovvero se le auto potranno comunque transitare dal tunnel, che è proprietà privata della Engadiner Kraftwerke, oppure se gli autobus saranno gli unici mezzi a poter raggiungere Livigno da quel valico.

Quel che è certo è che qualsiasi decisione sarà assunta bisognerà munirsi di pazienza, perché il viaggio dall’Engadina a Livigno in quei giorni richiederà tempi più lunghi di quelli abituali. Qualcosa di più poi si capirà nei prossimi mesi, quando il Cantone dei Grigioni metterà a punto un progetto per la gestione del traffico legato alle Olimpiadi, così che tutto potrà essere pronto quando l’evento si aprirà.

E Forcola chiusa

A questo proposito erano stati condotti anche degli studi di fattibilità per verificare la possibile apertura della Forcola anche in inverno. Ma era stato sempre l’ingegner Knuchel a spiegare che occorrerebbe investire milioni di franchi, una spesa ingente e senza vantaggi per i Grigioni. Che non hanno voluto considerare i 12 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lombardia grazie ai quali il comune di Livigno ha potuto avviare dei lavori per la messa in sicurezza dalle valanghe sul versante di propria competenza della strada della Forcola.

Insomma, il Cantone dei Grigioni, che nel 2017 aveva visto respinta con voto popolare la concessione di 25 milioni di franchi come credito per la candidatura a ospitare le Olimpiadi invernali 2026, continua a voler avere voce in capitolo sui giochi. Quantomeno in tema di traffico. A ciascuno il suo.

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