Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 15 Novembre 2016
«Ogni anno cento incidenti per gli animali»
Sinistro con tre auto coinvolte sulla statale 38
L’investimento di un cervo ha coinvolto tre auto sabato sera alle 23 sulla statale 38 a Tovo. Il bilancio è di un’auto distrutta, le altre due con ingenti danni; fortunatamente illese le persone che erano a bordo . Gli incidenti si sono verificati poco prima del distributore di Lovero sul rettilineo della statale compreso fra i due svincoli che collegano la strada ai paesini.
Il primo ad investire l’ungulato, dal peso circa di 150 chili, è stato un uomo di 26 anni di Grosio alla guida di una Golf che viaggiava in direzione Tirano. L’auto non ha potuto evitare l’animale che in quel momento ha attraversato la carreggiata da destra verso sinistra. Il cervo ha sfondato con le corna il parabrezza della Golf, i cui air bag non sono esplosi, sfasciando il muso dell’auto sul lato del conducente.
Grande spavento ma illeso l’uomo alla guida. Nel violentissimo impatto l’ungulato è stato sbalzato sull’altra corsia della carreggiata nella quale in direzione Bormio stava sopraggiungendo una Bmw 530 condotta da un uomo di 55 anni di Sondalo che non ha potuto evitare la collisione con l’animale. Anche in questo caso si sono registrati ingenti danni alla vettura, ma solo tanto spavento per il conducente. Nella carambola il cervo è stato sbalzato per aria e dopo essere volato sopra la Bmw è finito sull’auto che seguiva, un’altra Bmw, questa X1 con alla guida una giovane donna grosina di 32 anni. Tutti illesi, ma la conta dei danni è pesante. Sul posto per i rilievi del caso sono giunti i carabinieri della compagnia di Tirano mentre gli agenti della Polizia provinciale hanno provveduto alla rimozione della carcassa del cervo.
Quello di sabato sera è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di incidenti provocati dalla fauna selvatica: «Sono almeno un centinaio l’anno gli investimenti di animali selvatici - rivela il comandante della Polizia provinciale , Graziano Simonini - ma questi sono solamente coloro che denunciano l’investimento, il numero è superiore. La maggior frequenza degli incidenti è nel periodo primaverile quando col risveglio vegetativo gli animali scendono in basso. Impossibile proteggere tutte le strade con reti perché sarebbero necessari centinaia di chilometri di rete e non ci sono i soldi per posizionarli. L’unico accorgimento che si può fare è quello di rispettare il codice della strada e moderare la velocità la velocità in presenza dei segnali stradali che indicano il rischio di attraversamento degli animali. Per l’auto danneggiata la Regione Lombardia prevede il rimborso del 70% del danno, ma con un tetto massimo di 4 mila euro».
Una cifra irrisoria visto l’entità dei danni che provocano gli ungulati. L’incolumità è l’unica consolazione per gli automobilisti coinvolti nel sinistro di Tovo, ma il rischio di dover mettere direttamente mano al portafoglio è ampio e sa di beffa, non di salmì.
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