Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 17 Gennaio 2017
Nei cognomi tutta la storia di Livigno: in testa i Bormolini
Sono i più numerosi, seguono i Galli e i Cusini, A Trepalle i Rodigari la fanno da padroni.
Che Bormolini e Galli siano i due cognomi per antonomasia di Livigno è risaputo. Che siano i più diffusi all’interno del Piccolo Tibet è altrettanto noto, ma quale dei due ceppi sia più numeroso è una domanda che si sono fatti in tanti e alla quale rispondono i dati sui residenti che sono della scorsa fine di novembre e quindi assolutamente recenti. Il duello premia i Bormolini (601), che sono un centinaio più dei Galli (486). Casualmente anche l’attuale nomenclatura del consiglio comunale segue quest’ordine: comanda un Bormolini (il sindaco Damiano) e il suo vice è un Galli (Remo). Un identico binomio Bormolini-Galli ha fatto la storia per decenni anche della Livignese calcio con in cabina di regia il presidente Achille Bormolini, mentre il braccio destro era il direttore sportivo Mario Galli. Se il divario fra Bormolini e Galli è notevole, questi ultimi devono stare attenti a difendere la piazza d’onore dall’incalzare dei Cusini (470), Giovanni il titolare del Carosello per fare un nome, e dei Rodigari (467), questi quasi tutti trepallini.
Nella speciale classifica dei cognomi più diffusi fra i residenti ci sono poi Silvestri (356) capeggiati dal predecessore di Bormolini nel ruolo di sindaco Attilio Lionello Silvestri, per tutti “Lello”, e dall’ex campionessa italiana di discesa libera Maddalena e sul presidente della latteria Marco. Si dividono fra trepallini e livignaschi i Cantoni (218), nei quali spiccano i fratelli trepallini Sergio and company divenuti popolari con la bresaola. La più famosa dei 138 Longa è senza dubbio l’ex campionessa di sci di fondo Marianna, che ora fa servizio al valico del Foscagno indossando la divisa della guardia di finanza. Origini sicuramente dell’Alta Valle per i Confortola, che sono 134. Superano di poco i 100 i Pedrana (103), che in questa classifica dei residenti possono contare sull’assessore all’agricoltura Cristian, ma non sul Pedrana più conosciuto, ovvero l’ex vicario di Grosio, ora parroco di Rovellasca, don Natalino. Hanno pure una piazza loro dedicata, “plaza Mottini”, ma non superano il centinaio i Mottini (99).
Un cognome conosciuto oltre al Foscagno per le imprese sportive è Zini (74). La campionessa di sci alpino Daniela da decenni non è più in loco, dove invece sono rimaste le campionesse di short track Katia e Mara. Mentre ultimamente gli Zini sono legati alla politca (Narciso) o alla letteratura (suo figlio Willy). Superano i 50 elementi anche i Mazzucchi (54), famiglie trepalline, e i Castellani, dei quali ricordiamo l’ex amministratore comunale Lino e il giovanissimo regista Simone. Appena sotto la soglia dei 50 i Guana (48). Sono pochi, ma hanno avuto un sindaco fra le loro fila, sia i Peri (42), col primo cittadino Mario, sia i Claoti (28), che sulla poltrona avevano messo Flavio. Nella top ten anche i Raisoni (40), col l’allevatore Benedetto, e Sertorio (18), con Gianluca che è stato presidente della Comunità montana Alta Valle ed è attuale presidente della cooperativa di consumo.
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