Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 30 Aprile 2016
Muore a 37 anni a tre mesi dal parto
Claudia Bordoni, originaria di Grosio, si è spenta giovedì sera in una clinica milanese dove era ricoverata per complicazioni. Aspettava una coppia di gemelline. Lascia il compagno e la famiglia d’origine, molto conosciuta in Valle. Aperta un’inchiesta per omicidio colposo
Grosio è sotto choc per la drammatica scomparsa di Claudia Bordoni, 37 anni, deceduta giovedì sera nella clinica Mangiagalli di Milano nella quale era ricoverata da lunedì in gravi condizioni. Fra qualche mese avrebbe messo al mondo due gemelline che non ce l’hanno fatta come lei. Claudia stava per diventare mamma, dopo anni di attesa che l’avevano portata ad affidarsi alla procreazione medicalmente assistita per coronare il suo sogno. Era al sesto mese di gravidanza. Il desiderio più naturale, quello di mettere al mondo due figli, si è trasformato in dramma, costandole la vita, spentasi a 37 anni. Una gravidanza subito difficile, ma il peggio, ovvero i rischi di perdere i figli o le complicazioni per la sua salute, sembrava passato.
La determinazione di Claudia, che l’aveva accompagnata negli studi universitari e nella professione (in una società del settore finanziario assicurativo), di coronare il suo sogno di mamma sembrava prevalere anche questa volta nonostante le difficoltà e vedeva avvicinarsi sempre più quel fatidico giorno del parto. Col passare dei mesi l’ottimismo sulle possibilità di giungere al traguardo erano aumentate.
Certo, come nella gran parte delle gravidanze gemellari, c’era qualche attenzione in più, magari i medici non avrebbero atteso i fatidici nove mesi per far nascere le piccole, e nulla poteva far temere il rischio per la sua stessa sopravvivenza.
Ma a inizio settimana la donna, che abitava e lavorava a Milano, non si è sentita bene. Si è reso necessario il ricovero in ospedale. Sembrava uno di quegli intoppi che Claudia aveva già superato nei primi mesi di gravidanza e, invece, la situazione è precipitata. E nonostante tutte le cure prestate dai medici, non c’è stato nulla da fare.
Lascia il proprio compagno e la famiglia a Grosio. Claudia era figlia di Giuliano Bordoni, titolare dell’omonima, e nota, macelleria grosina, personaggio molto conosciuto anche nel mondo sportivo locale per una lunga carriera sportiva prima da pilota, poi nell’arrampicata e ora nel ciclismo, e di Adele Massara, segretaria scolastica. È un grande sportivo anche il fratello di Claudia, Giuliano, due anni meno di lei, “Giulianino” per non confonderlo col babbo, guida alpina molto conosciuta in Valle. Non è ancora stata stabilita la data del funerale e il rientro della salma a Grosio. Un intero paese che attendeva di congratularsi con Claudia per il lieto evento alle porte, invece è ammutolito dal dolore ed è vicino alla famiglia in questo terribile momento. Tutti ricorderanno quel sorriso dolce che l’accompagnava in quel fisico da modella. Quell’eleganza naturale che aveva dentro di sé.
Schiva ma cordiale, inseguiva un sogno che invece l’ha portata via. Mamma lo sarà in cielo con quelle due dolci creature che saranno sempre con lei. Ma intanto è atroce il dolore che la sua scomparsa improvvisa e drammatica provoca nella sua famiglia alla quale in questo momento tutti, con discrezione, vogliono porgere un abbraccio, una parola di conforto o semplicemente vogliono dire di essere vicini in un momento terribile.
Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta che dovrà stabilire eventuali responsabilità degli ospedali che hanno avuta in cura la ragazza. La Procura di Milano sta indagando per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, come di regola in casi del genere. Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Maura Ripamonti e dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto, l’autopsia verrà effettuata probabilmente a metà della prossima settimana. «Siamo ancora in una fase preliminare delle indagini», ha detto il procuratore Pietro Forno.
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