Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 02 Luglio 2019
Munt La Schera a Livigno, disagi per due anni: «Lavori urgenti»
Conto alla rovescia per gli investimenti che la società Ekw ha previsto per migliorare il tunnel.
Due anni di lavori (a partire dal 2020) e 14 milioni di franchi. Sarà un intervento radicale quello che la società idroelettrica Engadiner Kraftwerke Ag (EKW), proprietaria del tunnel, ha programmato dal prossimo anno.
La ristrutturazione si è resa necessaria per ridurre il pericolo di caduta massi all’interno del tunnel - a una sola canna - lungo 3,5 chilometri. Per questo motivo si procederà ad ampliare - di poco - alcuni punti della galleria che ora viene percorsa a senso unico alternato dalle automobili dirette da e per il Piccolo Tibet. Il progetto prevede anche di rinnovare tutta l’impiantistica: dall’illuminazione, ai dispositivi di sicurezza per garantire - in caso di incendio - un pronto intervento. La galleria sarà anche dotata di un migliore impianto di videosorveglianza e di allarme. Non solo. Saranno anche posizionati dispositivi tecnologicamente avanzati per regolare il flusso automobilistico.
Il tunnel aveva necessità di essere ristrutturato perchè sostanzialmente è rimasto sempre lo stesso sin da quando fu realizzato. Correvano gli anni 1962-1965 quando la società idroelettrica sentì l’esigenza di creare un collegamento per rendere più agevoli i lavori alla diga Punt dal Gal.
Terminato l’invaso, la galleria è stata aperta anche al pubblico che vi accede pagando un ticket che di certo ha già consentito ad Ekw di ammortizzare tutti i costi sostenuti.
In passato il tunnel fu oggetto di un braccio di ferro tra il governo retico e Livigno. Coira si disse pronta a chiudere la galleria se la località turistica valtellinese non avesse scaglionato meglio arrivo e partenze dei suoi ospiti, evitando il formarsi di lunghe code soprattutto sul versante svizzero che più di una volta hanno creato disagi a coloro che dall’Engadina erano diretti in Val Monastero. La soluzione adottata è stata quella di regolamentare gli accessi con fasce orarie ben delimitate sia in entrata che in uscita.
Livigno ha tentato più volte di raddoppiare il tunnel e si è detta disponibile a partecipare ai costi, ma i Grigioni non ne vogliono sapere (anche perchè il tunnel si trova in pieno Parco Nazionale) e gli unici interventi programmati - a cadenza regolare - sono quelli legati alla manutenzione e alla sicurezza.
Ora i lavori - stando a quanto ha reso noto Ekw - comporteranno una chiusura totale al traffico nei mesi di settembre, ottobre e novembre mentre da giugno ad agosto il tunnel chiuderà solo dalle 8 alle sei di mattina. Livigno è stato consultato da Ekw che inizialmente aveva intenzione di eseguire i lavori chiudendo solo la notte. Questo avrebbe comportato un cantiere per almeno 4 anni di tempo. In questo modo il disagio si ridurrà a due anni.
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